I carabinieri del reparto forestali - nucleo tutela ambientale - della stazione di Roccarainola, in provincia di Napoli, ieri, 1 agosto 2018, sono intervenuti su via Nazionale delle Puglie, nel territorio del comune di Nola, nelle vicinanze di uno stabilimento adibito a centro commerciale, poiché un cittadino aveva segnalato al 1515 (numero per le emergenze incendi) un Rogo di rifiuti. Intervenuti sul posto, i militari dell'arma hanno trovato in un terreno di campagna, un uomo di 64 anni di età, residente a Nola (NA) e proprietario del fondo, nell'atto di appiccare il fuoco ad un cumulo di foglie e altro materiale vegetale.
In fiamme anche alcune bottiglie in plastica, una sedia e altri rifiuti pericolosi. L'uomo è stato bloccato e portato in caserma, nonché denunciato all'autorità giudiziaria presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Nola per il reato di combustione illecita di rifiuti.
Il reato
La combustione illecita di rifiuti è un reato disciplinato dal codice dell'ambiente che, all'articolo 256-bis, stabilisce che colui che si rende responsabile di un incendio doloso di rifiuti, abbandonati e/o depositati in maniera incustodita, è punito con la pena della reclusione in carcere per un periodo che va dai 2 ai 5 anni. Se si tratta di rifiuti di genere pericoloso, invece, la reclusione va da tre a sei anni.
Nonostante le leggi sempre più restrittive, purtroppo, però, soprattutto nei territori agricoli si verificano - ancora e troppo spesso - incendi di sterpaglie e fogliame, residui della lavorazione della terra o della raccolta delle nocciole.
La 'terra dei fuochi'
Il reato di combustione illecita di rifiuti è stato introdotto con il disegno di legge del 6 febbraio del 2014, con il quale il Parlamento italiano ha voluto intervenire - in maniera netta e determinata - per fronteggiare le emergenze e i disastri ambientali.
Nella Regione Campania, in particolar modo, è dilagante il triste fenomeno della piaga conosciuta come la 'terra dei fuochi': si tratta di un'area geografica di ampissime dimensioni che comprende più di ottanta comuni, estendendosi tra il litorale flegreo-domizio sino all'agro-aversano e vesuviano. Questa vasta regione territoriale, ormai da anni, è afflitta dal costante e continuo bruciare di roghi di rifiuti, anche tossici. Si tratta, infatti, di uno dei più proficui e redditizi business di affari gestiti dalla camorra, la locale criminalità organizzata.