I militari dell'arma dei carabinieri della stazione di San Vitaliano (città metropolitana di Napoli) hanno tratto in arresto un 43enne del luogo, già conosciuto dalle forze dell'ordine per precedenti penali di polizia. Si tratta di Marco Natale, classe 1976, resosi responsabile del reato penale di detenzione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio.

La perquisizione

Le forze dell'ordine, infatti, lo hanno fermato e, in seguito ad una perquisizione personale e domiciliare, lo hanno trovato in possesso di ben 169 dosi di droga, confezioni di crack e cocaina che conservava custodite nascostamente nel suo domicilio.

All'interno di un armadio della camera da letto dell'abitazione del 43enne, sita all'interno delle case popolari del complesso 'ex legge 219', infatti, i militari dell'arma hanno rinvenuto un quantitativo di stupefacenti talmente abnorme che non sarebbe potuto essere riconducibile ad un uso personale. L’arrestato, Marco Natale, è stato tradotto presso la casa circondariale penitenziaria di Napoli - Poggioreale, dove attenderà l'inizio del processo giudiziario che avverrà con rito di formula per direttissima.

Il reato

Il reato di spaccio di sostanze stupefacenti è disciplinato dal Testo unico delle leggi in materia di stupefacenti e sostanze psicotrope, titolo VIII, capo I (disposizioni penali e sanzioni amministrative).

La misura punitiva prevista è la reclusione in carcere da 8 a 20 anni e una multa da 25.822 a 258.228 euro per le droghe cosiddette 'pesanti' (eroina, cocaine e altre droghe sintetiche e/o chimiche). La sanzione è, invece, ridotta alla pena della reclusione da 2 a 6 anni con una multa che può variare da 5.164 a 77.468 euro per le droghe cosiddette 'leggere', come ad esempio la marjuana o l'hashish.

I precedenti nel nolano

Già lo scorso mese di ottobre 2018 un vasto blitz dei militari dell'arma dei carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, nell'ambito di attività di indagini della maxi operazione antidroga denominata 'White Stone', ha portato a numerosi arresti in diversi comuni del territorio dell'hinterland nolano e vesuviano.

In quella circostanza finirono in manette un gruppo di imprenditori e colletti bianchi dediti all'acquisto di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti che poi finivano in vendita nelle principali piazze di spaccio della provincia di Napoli, Caserta e Avellino.