Mentre le vendite di bevande gassate sono diminuite in molti paesi sviluppati, le imprese multinazionali del settore hanno trovato una fonte di profitto nel promuovere l'acqua imbottigliata, come una sana alternativa.

La gente consuma sempre più acqua imbottigliata e le bottiglie vuote sono così tanti che ogni 27 ore possono essere distribuite su una distanza pari alla circonferenza dell'equatore. E questo viene fatto con un prezzo inaccettabile per la salute umana e per l'ambiente.

Un quadro falso della salute

La Banca Mondiale stima che il mercato dell'acqua imbottigliata vale 800 miliardi di dollari, cosi che le multinazionali desiderano una parte di questa ricchezza.

Termini di marketing come "pulito, puro e fresco" sono stati usati per descrivere l'acqua imbottigliata, mentre un intero flusso di informazioni denigranti hanno compromesso l’immagine dell'acqua del rubinetto.

A differenza dell’acqua del rubinetto, che viene testata centinaia di volte al giorno, ed è oggetto di un monitoraggio costante, i produttori di acqua imbottigliata non sono tenuti a fornire rapporti costanti sulla qualità delle acque.

Pericoli per l'ambiente

Le piccole città di tutto il mondo sono sfruttate per le loro risorse idriche per soddisfare il bisogno di grandi aziende di vendere l'acqua pubblica, facendo che una necessità della vita è trasformata in una merce. Inoltre, tante zone povere sono avvelenate dalle fabbriche che svolgono processi tossici per la produzione di bottiglie di plastica.

La produzione annuale di bottiglie di plastica solo per l'acqua richiede il consumo di una quantità di petrolio uguale a quella necessaria per il funzionamento di milioni di automobili. Si stima che solo una su cinque bottiglie viene riciclata, mentre il resto inquinano l'ambiente, già estremamente fragile.

Inoltre, la plastica non si degrada,  in realtà si rompe in pezzi sempre più piccoli.

In alcune parti degli oceani, il peso della plastica supera sei volte quello del plancton.

Rischi per la salute

I produttori di acqua imbottigliata non sono obbligati a fornire rapporti di qualità dell’acqua, lasciando i consumatori in dubbi per quanto riguarda il tipo di filtrazione utilizzato.

Dopo un test è stato trovato che l'acqua imbottigliata conteneva tracce di batteri, sostanze chimiche, fluoruro e perturbatori endocrini come il BPA.

Infatti, se il filtro è pulito o meno, alcune di queste sostanze chimiche non sono esclusi dal prodotto, poiché il processo di stoccaggio dell’acqua in bottiglie di plastica (specialmente dopo l’esposizione al calore durante il trasporto ed il stoccaggio) fa che l’acqua viene impregnata con sostanze chimiche fuoriuscite dalla plastica.

L'idea è chiara e semplice: nella maggior parte dei paesi del mondo, l'acqua del rubinetto è più sicura dell’acqua imbottigliata in plastica, che viene acquistata ad un caro prezzo.

Che possiamo fare?

Ci vuole impegno e pianificazione per abbandonare la dipendenza costosa dell’acqua imbottigliata. È necessario rinunciare a questo prodotto per il bene della nostra salute e per il bene dell’ambiente, troppo inquinato e fragile. Una sana alternativa è quella di installare a casa un filtro di qualità per l'acqua e l'utilizzo di bottiglie riutilizzabili, che non sono di plastica.