Anche Papa Francesco, come Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, parlerà all'Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, a New York. Lo ha comunicato padre Lombardi, il portavoce del Vaticano, dopo l'incontro di ieri pomeriggio tra il Pontefice ed il segretario dell'ONU, il sudcoreano Ban Ki-Moon, che è all'inizio del suo secondo mandato.

Padre Lombardi ha dichiarato ai giornalisti che tra il nuovo Papa ed il segretario dell'ONU c'è grande intesa. Secondo le stesse parole del portavoce della Santa Sede, nell'incontro tra Papa Francesco e Ban Ki-Moon si è parlato delle "situazioni di conflitto e di grave emergenza umanitaria, soprattutto quella in Siria, e altre, come quella nella penisola coreana e nel Continente africano, dove la pace e la stabilità sono minacciate". Il Papa ha anche esposto a Ban Ki-moon la sua preoccupazione "per il problema della tratta delle persone, in particolare delle donne, e a quello dei rifugiati e dei migranti". Già nel messaggio della domenica di Pasqua, il Pontefice aveva denunciato tali gravi questioni, prima della benedizione Urbi et Orbi.

Il nuovo Pontefice non ha mancato di parlare del contributo della Chiesa a "favore della dignità umana integrale e per la promozione di una cultura dell'incontro". Ban Ki-Moon ha esposto a Papa Francesco il suo impegno relativo, tra l'altro, al superamento dei conflitti, alla solidarietà internazionale ed allo sviluppo economico equo e sostenibile.

Ecco come ha esordito il segretario generale dell'ONU nel suo colloquio con il Santo Padre: "Le Nazioni Unite e la Santa Sede condividono idee e obiettivi comuni", proseguendo così: "È un grande onore incontrarla all'inizio del vostro mandato. È molto importante incontrare il leader spirituale del mondo all'inizio del suo mandato". Bergoglio ha iniziato la sua risposta in inglese, dichiarando di essere contento della visita, proseguendo la risposta in italiano.

Dopo l'udienza con il Papa, Ban Ki-Moon ha incontrato il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato della Santa Sede, accompagnato da Monsignor Camilleri, sottosegretario per i rapporti con gli Stati.