Si è tenuto mercoledì scorso 17 luglio l'eventocommemorativo sull'incidente allaFarmoplant avvenuto 25 anni fa, una tragedia che ha segnato la storia diMassa. Una nube tossica si era sollevata sulla città dopo che un incendio erascoppiato presso uno dei serbatoi della ditta chimico-farmaceutica. In consiglio comunale era in programma undibattito sul tema, ma quando alle ore 22 viene letto l'ordine del giorno, inaula sono presenti 15 consiglieri su 27 e quindi il documento non può esserevotato per mancanza del numero legale. Solo un'innocua gaffe politica o un seriosintomo di grave divisione politica all'interno della giunta Volpi?

Comunque sia, a poco più di un mese dall'insediamento,la nuova amministrazione ha già dato prova di scarsa unità di intenti.

"Sì, una brutta figura, ma non un messaggio di dissenso" – confermanoesponenti del PD. Giustificazioni di certo poco efficaci e il caso dà ovviamente adito allestrumentalizzazioni dell'opposizione: "La maggioranza scricchiola già e fa unafiguraccia memorabile davanti a tutta la città" – attacca Stefano Benedetti (PdL),uno degli assenti al momento del voto.

Nel PD però c'è anche una voce fuori dal coro: è quella di Giacomo Bugliani, il consigliere piùvotato alle elezioni di maggio, escluso dal sindaco Volpi dai ruoli che contanoin amministrazione. Bugliani è rimasto fino al termine della seduta, resa vanadall'assenza dei suoi colleghi: "Sono rimasto per una questione di principio,per assolvere questo impegno istituzionale e votare l'ordine del giorno alloscopo di rilanciare la promessa della tutela ambientale e del lavoro.

Ma questaseduta straordinaria non andava fatta e viola l'art. 59 dello statuto comunale".

Insomma era proprio necessario un consiglio comunale straordinario con spreco di denaro pubblico e gettonedi presenza ai consiglieri? Forse era meglio organizzare un convegno sui temidella sicurezza ambientale e del lavoro, l'aula consigliare non era il luogopiù opportuno per una commemorazione dal sapore propagandistico.

Un pensieroquesto che si allinea anche con la posizione dei consiglieri del Movimento 5 Stelleche il giorno precedente la seduta avevano denunciato: "È vergognoso che perricordare il disastro della Farmoplant si spendano più di 4000 euro di soldipubblici per un'operazione demagogica ed inutile. Le vere politiche pertutelare l'ambiente ed il lavoro, si devono fare quotidianamente".

Come detto però, quello che doveva essere un momento dicondivisione politica trasversale, anche se poco utile, si è trasformato in una Caporetto per il centrosinistra, che ancora una volta è crollato come un castellodi carte.

"La situazione ingiunta è piuttosto critica – ammette Giacomo Bugliani – soprattutto perchése ci si dimostra così deboli su un tema ampiamente condiviso, come sipotrà mostrare unità e compattezza sui temi caldi che aspettano questaamministrazione? Già dal prossimo consiglio sulle commissioni consiliari siprevede un dibattito infuocato".