Milano ancora una volta teatro di un'aggressione con spray alpeperoncino: l'episodio è accaduto nella giornata di ieriall'interno di un supermercato della catena commerciale Lidl in viaValsassina. I sintomi accusati dalle vittime del gesto sconsideratosono il forte bruciore agli occhi e il mal di gola, oltre nausea e il senso dipanico. I filmati delle telecamere di sorveglianza sono ora al vagliodegli inquirenti per identificare l'autore dell'aggressione: il fatto riporta ad una simile bravata compiuta pochi giorni primanella linea rossa della metropolitana milanese, nei pressi dellafermata di San Babila eprima ancora, il 31 luglio scorso, in un altro supermercato nelcentro commerciale di Busnago(Brianza).
Come in quel caso, le vittime dellosconosciuto sono state sottoposte alle cure del 118intervenuto sul luogo, ma non è stato necessario alcun ricovero. Ladomanda che si pongono le forze dell'ordine è se si sia trattatodello stesso autore o se questo nuovo gesto sia opera di unemulatore. In ogni caso la vicenda ripropone la questione se questo spray, usatocome deterrente anti-aggressione, possa essere soggetto a liberavendita o debba essere invece considerato, come in questi casi, comeuna vera e propria arma nelle mani di chi voglia delinquere. La questione si era già proposta prima di autorizzarne la libera distribuzione, ma questi episodi pongono nuovi interrogativi: che uso ne potrebbe fare un malintenzionato?