Negli ultimianni le Previsioni meteo sono diventate un must per qualsiasi rete televisiva oradiofonica che si rispetti, ne è riprova il fatto che alcuni previsori sianodiventati dei veri e propri personaggi, al di là di ogni merito professionale(in alcuni casi anche nonostante...). Ma come mai questa esigenza così sentitadi sapere che tempo farà domani?

Abbiamoprovato a capirlo, parlandone con uno che l’osservazione metereologica la fa per passione senza alcun scopo di lucro; stiamo parlando di Stefano Masneri, Presidente dell’Associazione Meteopassione, nata nel novembre del 2009, la quale raggruppa unacinquantina di meteo-appassionati della provincia di Brescia.

Strana questatribù di appassionati, gente capace di gioire per abbondanti nevicate eviolenti temporali, e di soffrire per le umide e calde estati padane, forse perché, comerecitava una celebre frase di Goethe “non c’è nulla di più difficilmentesopportabile di una serie di belle giornate”.

Stefano, come nasce la passione peril meteo?.

Per me nascenel 1997, all’età di 13 anni, quando mi regalarono la mia prima stazione per larilevazione delle temperature; successivamente, con l’arrivo di internet, sonoiniziate le prime discussioni nei forum, fino al 2006, quando venne pubblicatoMeteoBresciaNetwork, primo forum di meteo-appassionati bresciani; da lìiniziarono le conoscenze personali di coloro che poi nel 2009 divennero soci fondatori dell’associazione Meteopassione.

Qual è lo scopo della vostraassociazione?.

L’AssociazioneMeteopassione nasce da un’esigenza pratica: dovevamo installare una stazionesul Monte Guglielmo (1.957 metri), e la Provincia di Brescia era disponibile adarci un contributo, ma solo alla condizione che ci costituissimo comeassociazione; così nel novembre del 2009 abbiamo fondato Meteopassione.

Daallora abbiamo installato un centinaiodi stazioni meteo, 40 webcam,curiamo le previsioni per un tv locale e forniamo i dati rilevati a coloro che lorichiedono. Così facendo siamo riusciti ad unire la componente dilettevole all’utilità per la comunità, installando stazioni in posti difficilmente raggiungibilie raccogliendo dati per lo studio dei microclimi del nostro territorio.

Cosa ne pensi dell’uso che vienefatto del meteo oggi?.

Credo che cisia una spettacolarizzazione delle previsioni metereologiche, che si spinge oltreogni ragione scientifica; quando sento che alcuni pubblicano previsioni a 30-60giorni mi scappa da ridere; pensate infatti che una previsione già oltre i 6giorni, presenta un’attendibilità del 50% ed oltre i 10 giorni del 20%... figuratevi oltre un mese! È chiaro quindi che vi siano delle logiche commerciali, magari foraggiateda qualche ente del turismo, bisognoso di una previsione “ad hoc” perincrementare i propri flussi turistici.

Riguardo invece al cambiamentoclimatico, cosa dicono i vostri dati?.

Lerilevazioni delle temperatureinequivocabilmente indicano un innalzamentonegli ultimi 10-15 anni che non si è mai presentata nei precedenti 300 anni(periodo nel quale disponiamo di dati); negli ultimi 5 anni in particolare, ilsole sta vivendo il calo di potenza più alto degli ultimi 200 anni, eciononostante le temperature crescono.

Detto questo, non siamo in grado diesprimere le cause di questo riscaldamento.

Insomma, cene vorrebbero tante di queste realtà dove il meteo è riportato alla sua dimensione scientifica, avulsa daallarmismi da audience e lontana da logiche di business.