In due anni le detrazioni per le spese delle famiglie italianepotrebbero essere sottoposte a dei tagli di due punti percentuale. Con la Leggedi Stabilità, entrata in vigore il 27 dicembre scorso, dalla dichiarazione deiredditi relativi al 2013, le detrazioni delle spese potrebbero passare dal 19%al 18% e fino al 17% l’anno successivo.

In queste spese rientrano i costi del notaio per l’acquistodi casa, le visite mediche, le rette degli asili nido, insomma tuttioneri che gravano sulle famiglie italiane. A farne le spese (e scusate il giocodi parole), ovviamente sarebbero i redditi più bassi, la cui Irpef da pagare crescerebbedi due punti percentuali in due anni.

La beffa è anche la natura retroattiva del provvedimentoche, benché entrato in vigore a fine anno, riguarderà comunque le dichiarazionidei redditi relativi al 2013. Ancora una volta un’azione dalla doppia faccia quella delgoverno: mette soldi in una tasca degli italiani e li sfila dall’altra,utilizzando un abile gioco di prestigio, che non ammette repliche.

In realtà, ci si sta muovendo per cercare di frenare, almenoper ora, la diminuzione per quanto riguarda la detrazione delle spese; ilproblema maggiore, però, è legato alle entrate che l’erario andrebbe a perdere,entrate che erano state calcolate, ancora una volta, da chi vive completamentedistaccato dalla realtà di questo paese.