Sono trent'anni che Rimini aspetta la nuova Statale 16 Adriatica, 28 chilometri tra Bellaria e Cattolica per "fluidificare" il caotico traffico che specialmente in estate attanaglia tanti automobilisti costretti a caotiche file sotto il solleone e con le auto che si muovono a singhiozzo.

I cittadini riminesi e delle altre città limitrofe sono alquanto esasperati sia per il traffico sia per lo smog che sono costretti a respirare. E pensare che era già stato firmato il Decreto  dal governo Craxi. Ma non solo è colpa della mancanza di soldi: per ben tre volte il Tar ha bloccato i lavori dell'Anas tra Riccione Misano per le procedure sbagliate di esproprio, ma soprattutto per i tanti incidenti stradali che accadono su questa arteria.

Infatti, l'Adriatica nel tratto riminese è classificata fra le strade più pericolose d'Italia con un indice di mortalità  molto più alto della media nazionale. Nel periodo fieristico, nel mese di novembre, su questa arteria transitano 32.365 autoveicoli al giorno e 35.466 durante un sabato di agosto. Il traffico in un giorno feriale può arrivare fino a 14.000 veicoli.

Dei 400 milioni di euro stanziati, nel prossimo triennio non vi è traccia. Nei 28 chilometri di questa statale, per le associazioni degli agricoltori, il progetto di esproprio del territorio è pari a sei milioni di metri quadrati e i ricorsi sono già nella sede del Tar.

Il Comune di Rimini, viste le difficoltà dell'Anas, ha in progetto due rotatorie: 3 milioni per quella all'incrocio Statale-Montescudo e 11 milioni per quella della statale-San Marino, ma siamo sempre allo stesso punto, perchè mancano i soldi.

Ci sarebbe una via d'uscita: che la Società Autostrade con quanto risparmiato nell'appalto della terza corsia possa intervenire per compiere queste due rotatorie che sono essenziali. Speriamo che la favola si avveri.