Il popolo rom non è ben visto e sappiamo pure il perché: la cronaca è piena di episodi di furto, borseggio ad opera dei numerosi nomadi che bivaccano sulle nostre strade, girano senza pagare il biglietto sui mezzi pubblici, infastidiscono la gente con le loro continue richieste di elemosina davanti ai supermercati, chiese, negozi. Roma è la città che vede il maggior numero di campi rom abusivi, croce perenne delle varie amministrazioni capitoline.
Senza contare poi i vari " invalidi" che salgono continuamente sulla metropolitana, sugli autobus, cercando di impietosire con la loro camminata zoppicante, che, una volta scesi dal mezzo pubblico magicamente scompare: chi vive a Roma come la sottoscritta ha modo di vedere uomini camminare speditamente e due minuti prima invece zoppicare con la mano tesa.
Tuttavia esiste pure qui la classica eccezione che conferma la regola, ed è rappresentata da una zingara sulla quarantina, ma che dimostra più anni, che giornalmente chiede l'elemosina presso un supermercato. Questa donna, di origine romena, forse è la zingara più timida che si possa conoscere e pure timorosa della legge: a chiunque le regala un po' di spesa, chiede se possibile il rilascio dello scontrino, al fine di dimostrare di non aver rubato la merce che tiene all'interno del proprio carrello.
Le ho chiesto di cosa avesse paura e lei mi ha risposto: " Se passa un vigile o un poliziotto come dimostro che non ho rubato?" Indubbiamente un fatto singolare che dimostra che non si può fare di tutta l'erba un fascio e che esiste anche l'onesto laddove siamo abituati a vedere solo frode e inganno.