Renzi ha ingoiato in un solo boccone i compagni del Pd,nostalgici della vecchia ideologia comunista. Il boccone è sostanzioso eindigesto. Per digerirlo Renzi ha fatto ricorso ad un potente digestivo:Berlusconi.

Nessun altro digestivo sarebbe riuscito a sciogliere e a digerirei comunisti nel suo stomaco.

In tutti questi anni i compagni hanno cercato di cambiarepelle, hanno cambiato simboli e nomi, si sono alleati persino con gli odiati exdemocristiani, sono diventati sostenitori di questo o quel Pontefice, a fasialterne hanno strizzato l'occhio agli Americani, specialmente al loro nuovoPresidente Obama.

Tuttavia non sono riusciti a sopravvivere senza un nemico daabbattere. In passato c'era la società capitalistica, i padroni, la democraziacristiana, la chiesa, il patto atlantico. Caduto il muro di Berlino, tuttequeste utopie, queste bandiere, questi schemi si sono sgretolati in un grandepolverone.

Allora hanno individuato un nemico in Berlusconi, ricco epotente; trasgressivo e, a suo modo, per tanti versi innovatore. Lo hannocontrastato, combattuto con ogni mezzo, anche a scapito degli interessi del lorostesso popolo. Sono diventati anti americani quando Berlusconi si dichiaravaamico di Bush, anti russi quando Berlusconi stringeva amicizia con Putin, filotedeschi quando Berlusconi osava muovere qualche critica all'Europa deibanchieri.

Sono diventati bacchettoni e giustizialisti. Hanno sostenutol'insostenibile. Alla fine hanno goduto gioito a bordo del ring vedendolo KO, aterra, nella povere.

Lo hanno cacciato, schifati, dal Parlamento ed ora Renzi loha accolto nella loro casa, nella loro sede, come un interlocutoreprivilegiato.

Nella politica, come in tutte le relazioni, i simboli, ilcerimoniale hanno una certa valenza, e avere incontrato per primo Berlusconi, efuori dal Parlamento, ha una valenza precisa: è non solo un implicitoriconoscimento di un ruolo importante, ma anche un riconoscimento dell'uomo.

Molti esponenti del Pd si sono vergognati. Hanno vistisvanire tutti i loro sforzi, le loro viscere si sono contorte.

Ed hanno ragione. È stata una vera pena del contrappasso.Chi Berlusconi ferisce di Berlusconi perisce. Il Pd ammalato di berlusconite siè dissolto, se l'è mangiato Renzi e per digerirlo ha sorseggiato l'amaroBerlusconi.