Alla Circumvesuviana, nella giornata di ieri, ritardi sulla linea Napoli-Sorrento, a causa di alcune pecore che pascolavano sui binari. Un disservizio quasi insolito si direbbe, ma un episodio che fa riflettere. Oggi, i milioni di viaggiatori che usano la Circumvesuviana, sono come quelle pecore? Visto il trattamento che subiscono, nonostante i molti che paghino il biglietto, sembra proprio di si.

La Circumvesuviana è un'azienda di trasporti pubblici, nata il 18 novembre nel 1890. Si dice che nel passato la puntualità era tra i suoi maggiori pregi, quasi quanto un orologio svizzero. Dal 2011 è iniziata la sua odissea: la crisi economica spinge la Regione Campania a dimezzare i costi da riversare all'EAV, Ente Autonomo Volturno che dirige insieme alla MetroCampania e la SEPSA, l'organizzazione e l'amministrazione del settore trasporti.

I debiti si accumulano e il disservizio aumenta: corse cancellate, stazioni chiuse, stipendi arretrati e aggressioni al personale, treni guasti e privi di pezzi di ricambio, pulizia arretrata, atti di vandalismo, il tutto si ripercuote sul passeggero, non il singolo ma parliamo di milioni di viaggiatori che percorrono le tre linee coperte dalla Circumvesuviana, Napoli-Sarno, Napoli-Sorrento e Napoli-Baiano.

Tanti sono gli episodi di violenza, come il 21 marzo, alla stazione di Porta Nolana, stazionamento dove presiedono i treni e ci sono i maggiori uffici della Circumvesuviana, un macchinista che controllava un treno prima della partenza, è stato picchiato da uno sconosciuto ormai fuori di sé per il ritardo della partenza. Il 17 ottobre un giovane di 37 anni, viene arrestato perché aggredisce i controllori ai tornelli di piazza Garibaldi, perché non voleva fare il biglietto. Non solo il personale, ma anche i viaggiatori vivono nel terrore. Da tempo alcune corse il mattino presto sono state cancellate definitivamente. Allora i molti passeggeri sono costretti a viaggiare nei vagoni affollati, andando incontro a uno stress notevole.

I treni nuovi, chiamati Metrostar, seppure forniti di nuove tecnologie come aria condizionata e sicurezza per il servizio di video sorveglianza, sono provvisti di pochi posti a sedere e sono abbastanza veloci, quindi a ogni fermata improvvisa, c'è chi rischia di cadere. Acquistati per sostituire in parte i treni vecchi, ma progettati per percorsi brevi, impensabili per ricoprire la vasta area vesuviana. I treni vecchi quindi, hanno oltre trenta anni di servizio, rappresentano il punto debole più forte della Circumvesuviana. In estate sono dei forni e in inverno quando piove, all'interno è quasi come una piscina, acqua che scende tra un vagone e l'altro, e sedili bagnati.

Ormai, sono diventati una leggenda. Uno dei motivi principali, è che mancano i pezzi di ricambio, visti i debiti accumulati presso le aziende che li forniscono, allora questi treni o non vengono riparati oppure molte corse vengono cancellate improvvisamente. Da questo labirinto, il passeggero sembra che non uscire più, anzi, questi milioni di passeggeri, vengono spesso trattati come delle pecore destinate al pascolo.