Forse, una delle prime cose che ha imparato l'uomo da quando vive sulla Terra, è stata quella di parlare della malattia per allontanarla, solo nominandola.
Tumore al seno, la paura che fa accapponare la pelle di ogni donna in quei minuti che dedica all'auto palpazione settimanale. Se poi sente qualcosa di anomalo... Il mondo precipita, tutto in una volta. A volte la fortuna ti assiste, ma il più delle volte... Quella brutta sensazione diventa realtà. Cerchi su internet, t'immedesimi in tutti i casi, e ti accorgi che sei impotente, in balia di un grumo di cellule impazzite che ha deciso, improvvisamente, di impossessarsi del tuo corpo, e di distruggerlo.
La disperazione ti annienta, sei sola ad affrontare una lotta lunga e dalle sorti incerte, e ti ritrovi lì, davanti ad un ambulatorio oncologico, ad aspettare il tuo turno, per capire che cosa ne sarà di te. Una corsa contro il tempo, biopsia del cavo ascellare, tutti gli esami pre-operatori e poi l'intervento.
Il momento più tragico è il risveglio; non è il dolore che ti devasta, ma la consapevolezza che hai irrimediabilmente perso qualcosa, e che niente e nessuno, te lo potrà più restituire. Al posto del tuo bel seno, di cui andavi tanto orgogliosa, c'è un espansore, un sacco posizionato sotto al muscolo, con un'apertura verso l'esterno, che sarà riempito poco alla volta, e una pelle dilaniata da cicatrici.
Hai mal di schiena, sei sbilanciata, e per tanto che la corsetteria faccia miracoli, non sei più capace di guardarti allo specchio. Il tumore si è portato via la tua femminilità, e solo allora ti rendi conto di non sentirti più donna.
Ma non è finita, c'è la chemio da affrontare con la stanchezza, l'apatia, la perdita dei capelli e di tutti i peli del corpo, con gli occhi sempre arrossati perchè privi della loro naturale difesa: le ciglia.
Poi la radio terapia, tutti i giorni, 35 sedute che infiammano la pelle e tirano le cicatrici, e ti domandi quando vedrai la luce in fondo al tunnel e se ci sarà quella luce....
E' vero, lo spazio che ti circonda è visto in modo diverso: l'orologio della tua vita, fino ad allora silente, incomincia a ticchettare nella tua mente.
Per cinque anni, se tutto andrà per il verso giusto, sarà il compagno fedele di ogni momento della tua giornata. Improvvisamente, hai fretta di concludere tante cose, di realizzare tanti progetti, c'è una scadenza da rispettare, che non è poi così lontana. Cinque anni d'angoscia e di speranza. L'impotenza iniziale si trasforma in rabbia, e poi in una voglia incredibile di mettersi nuovamente in gioco.
Desideri voltare pagina, o almeno provarci. Affronti un'altra operazione, la ricostruzione, e poi un'altra ancora, la creazione artificiale del capezzolo, che poi dovrai far tatuare. Povero corpo martoriato, sempre pronto ad accettare nuovi compromessi.
Eppure, in questo lungo cammino, non so quando, non so come, ad un certo punto ti accorgi che hai rialzato la testa, che vuoi vincere a tutti i costi questa scommessa con la vita.
I capelli ricrescono e con essi la consapevolezza che è emersa un'altra faccia della tua personalità, che non ama più i compromessi, le mezze parole o gli sguardi di commiserazione. La rinascita si porta dietro un'infinità di dubbi e di domande, vuole più concretezza, più sicurezza per il proprio futuro, e per quello dei tuoi cari. La voglia di farcela diventa la tua personale bandiera, ti rende più forte, anche quando le decisioni da prendere sono molto dolorose.
Il tumore entra nella vita in punta di piedi, modifica il tuo corpo e la tua mente. Ami di più la vita, l'apprezzi giorno dopo giorno e diventi gelosa di ogni piccolo particolare, desiderando di poterlo fissare indelebilmente nella tua mente.
La paura non è scomparsa, ma impari a convivere con lei e a trasformare la sua negatività in ponderatezza. Si va avanti, passo dopo passo, controllo dopo controllo, ricominciando a riamarsi per quello che si è.
Il tumore al seno ancora oggi uccide, ma può essere sconfitto o almeno rallentato, perché anche nel 2014, la migliore cura, che coadiuva quelle mediche, resta sempre la speranza e la voglia di vincere a tutti i costi.