Rimane in Italia il privilegio dei gestori dei lidi balneari di appropriarsi, talvolta a tempo indeterminato, di paradisi della costa Italiana. Tuttavia nuove tendenze si affacciano per venire incontro alla riduzione dei consumi degli italiani. Molti di noi non sono più disponibili a spendere ben 20 euro al giorno per un ombrellone e lettino in un lido o addirittura per affittare la cabina per la stagione balneare, spendendo cifre paragonabili ad una vacanza. Le cabine stanno cadendo anche in disuso per il cambiamento delle abitudini degli italiani: oggi tranquillamente si va alla spiaggia con il costume sotto il pantaloncino che si toglie in pubblico.
I lidi che si ostinano a mantenere i vecchi prezzi e la vecchia gestione, rimangono completamente vuoti, mentre nella spiaggia libera adiacente i 'poveracci' si devono accalcare come sardine. A questi ultimi si aggiunge il 'comunista' di turno che vuole boicottare questa assegnazione a privati di beni demaniali o chi trova più economico raggiungere la spiaggetta isolata via mare.
Un nuovo fenomeno che sottrae clienti ai lidi balneari sono i lidi comunali che si stanno diffondendo in tutta italia e che permettono l'ingresso gratuito anche se purtroppo in genere non sono collocati nei posti più belli. Insomma il vecchio lido che blocca ogni tentativo di accesso con frasi del tipo "Questa e' una spiaggia privata" si spopola sempre più, rendendo così inaccessibili angoli incantevoli di costa.
Qualche gestore privato di lido capisce le nuove tendenze e si accontenta di permettere l'ingresso cedendo un posto al solarium su lettino per la modica cifra di 3 euro. Magari permette anche l'ingresso per 50 centesimi al 'poveraccio' che vuole fare solo una doccia ed andarsene, consentendo anche l'uso dello spogliatoio. In definitiva, in attesa che non riusciamo a cancellare questi privilegi ed a restituire le spiagge alla collettività, accontentiamoci per ora di avere alcuni servizi essenziali come una doccia alla portata di tutti.