Tutto è avvenuto nella tragica notte di San Valentino dell'anno scorso, quando Oscar Pistorius ha ucciso la sua fidanzata Reeva Steenkamp sparandole 4 colpi di arma da fuoco addosso da dietro la porta del bagno chiusa, all'interno della sua villa. Un omicidio crudele e inspiegabile come tutti quelli che siamo abituati ormai a sentire tante volte durante i telegiornali: un delitto dove l'unica colpa della vittima è solamente quella di essere una donna e quella di essere fidanzata con un uomo che non è uomo in realtà, ma solo un animale che non riesce ad affrontare in altro modo le situazioni che gli si pongono davanti se non con la violenza.

Omicidio dunque ma secondo la polizia e tutti noi premeditato e volontario, non colposo, come ha dichiarato la sentenza vergognosa emessa il 12 settembre. Vi rendete conto cosa significa omicidio colposo? Omicidio colposo è quello che si verifica quando una persona, ad esempio, uccide investendolo un altro uomo, un incidente dunque, una fatalità dovuta all'incuria e alla sbadataggine. Ma quello di Reeva Steenkamp non era affatto una fatalità ma un inseguimento finito con un omicidio, un omicidio che non è solo omicidio, ma soprattutto un femminicidio compiuto il giorno dell'amore per antonomasia: quanto può essere beffardo il destino, quanto può essere crudele.

Come si può credere che Oscar Pistorius non fosse consapevole del fatto che lì dietro ci fosse la sua fidanzata, e come credere seriamente che il fatto di sparare da dietro una porta chiusa non sia stato fatto con l'intenzione di uccidere?

Anche se non ci fosse stata lei, anche se ci fossero stati i ladri sarebbe stato comunque omicidio volontario. Quante cose possono fare dunque i soldi e quanto è importante essere un personaggio conosciuto anche in un delicato argomento come la giustizia? Perché diciamola tutta, Oscar Pistorius è stato scagionato solo per quanto tale.

E le motivazioni sono state davvero banali: il giudice ha dichiarato infatti che non si trattava di omicidio volontario perché gli avvocati dell'accusa non hanno prodotto durante il processo prove sufficienti a dimostrare che Oscar Pistorius volesse realmente uccidere. Meglio non rischiare dunque di condannare un innocente, che innocente non era.