Mezza Italia nell'occhio del ciclone per il maltempo, ma quello che purtroppo rappresenta un problema non è la presenza di pioggia e vento, che stanno facendo un disastro dietro l'altro nel territorio italiano, ma che il maltempo ha causato molti danni a causa di anni di incurie e trascuratezze. Gli argini dei fiumi incontrollati e spesso incontrollabili sono stati stravolti e fermare l'acqua in molte zone è impossibile a meno che non si alzino muraglioni altissimi non si possono di certo proteggere dalla furia dell'acqua interi paesi costruiti lungo i letti dei fiumi, ma creare dighe e cambi direzionali per evitare che la corrente dell'acqua superi il limite di pericolosità questo si che si può fare.
Tutto ciò che ha portato al disastro di molte città italiane oggi si poteva evitare?
Una polemica a riguardo si è accesa come al solito piuttosto che spalare e aiutare si preferisce fare polemiche e dibattiti e accusare i responsabili linciandoli verbalmente in piazza. I responsabili seppur vero che in parte hanno commesso gravi errori non si può pretendere che facciano miracoli, non si può rimediare a tutto, così come non si poteva con esattezza prevedere il terremoto in Aquila, ma, aver denunciato per procurato allarme chi lo aveva previsto e aver fatto passare per pazzo chi diceva una cosa che si è realizzata quello invece si che si poteva evitare magari avessero avuto l'umiltà di sentire quello che diceva chi ha azzeccato.
A New York hanno evacuato per molto meno di quello che ha vissuto l'Aquila e mentre di certo un terremoto è più difficile da prevedere nelle località dove si corrono di questi rischi ben noti da anni si pretende che i fondi siano investiti efficacemente e per tempo e il personale che riceve lauti premi per fare il proprio mestiere e guadagnare fior di quattrini tuteli e protegga il cittadino da eventi improbabili mettendo in campo tutto ciò che è umanamente possibile per salvare le persone dalla morte.
Invece il lassismo e la superficialità in Italia rovina tutto e si trascurano gli obblighi primari, così non vengono puliti i torrenti, messi in sicurezza gli edifici ad alto rischio sismico e men che mai fatti lavori per evitare che in caso di piogge sovrabbondanti si possano dirigere le acque piovane lontano dai luoghi dove un argine o anche una semplice conca riempendosi possa creare simili disastri.
Fosse stata la prima volta c'erano mille scuse, ma dopo aver fatto la prima e la seconda esperienza simile è davvero assurdo che non si siano prese misure per evitare la catastrofe.
Il problema però non è sempre che non si è voluto fare ma spesso non si è potuto fare, gli appalti, la burocrazia e tanto altro ancora che col senno di poi non si riesce a raccontare spesso bloccano l'iter procedurale delle opere pubbliche o anche solo semplicemente investire i fondi a disposizione, anche perché scegliere le persone giuste spesso non è cosa semplice. Ma adesso le scuse non servono e in molti casi un responsabile c'era e c'è e si è pure beccato un premio di obiettivo realizzato e le vite di migliaia di cittadini imprenditori, cittadini comuni, lavoratori, pensionati sono rovinati e se non si mette mano al portafoglio questi poveri cittadini cosa faranno? Per ora l'allerta continua e quanto meno si prendono misure precauzionali la ricostruzione è un discorso successivo che non smetterà di inasprire gli animi se tutto seguirà le vie del passato.