L'onda lunga dell'effetto Grecia potrebbe minare il percorso dell'Unione Europea e mettere a dura prova la tenuta dell'euro. Dopo l'esito del referendum greco che ha rivelato la chiara volontà del popolo greco di non sottostare alle imposizioni europee, la ventata di euroscetticismo potrebbe ammantare tutti i Paesi europei, stando all'esito dei sondaggi effettuati nel vecchio continente.

Preoccupano e non poco, i dati statistici che giungono dalla Gran Bretagna dove l'Ukip di Farage (partito fortemente euroscettico) sarebbe attualmente stimato in una percentuale che supera il 30% rischiando di diventare la prima forza politica del Paese britannico.

Non è da meno la Francia dove la destra di Marine Le Pen, da sempre fomentatrice dell'avversione francese verso la moneta unica, sarebbe stimata attorno al 19%, una percentuale record per il partito di estrema destra francese, Front National. L'Fpo di Heinz Christian Strache, in Austria, che sostiene accanitamente l'esigenza di uscire dall'euro per gli effetti disastrosi sull'economia austriaca, è stimato attorno al 27%.

Euroscetticismo italiano in crescita nei sondaggi

In Italia sommando i voti di tutti i partiti euroscettici (M5S, SEL, LEGA E FLI) la percentuale supera la quota del 35%. Alessandro Amadori, direttore dell'Istituto Coesis Research, ha dichiarato che secondo le statistiche rilevate dal proprio istituto di sondaggi, se si votasse oggi il referendum sull'euro, gli italiani che voterebbero contro superebbero il 50%, attestandosi al 52% dei consensi contro il 33% dei favorevoli.

Negli ultimi anni, e soprattutto dopo i recenti sviluppi legati al debito e ai forti limiti di spesa imposti dall'Unione Europea, la popolarità dell'euro in Italia sarebbe calata di oltre il 30%.

A trarre beneficio dall'ondata di euroscetticismo sono sicuramente i partiti che da sempre soffiano sul vento antieuropeista, con il M5S che da tempo fa registrare un ampio incremento di consenso nei sondaggi elettorali, e con la Lega di Salvini che in pochi mesi ha quasi raddoppiato il consenso degli elettori.