Sempre più immigrati protagonisti di reati più o meno gravi. Questi alcuni episodi successi nelle ultime ore. Borghetto, Palermo. Tre fratelli nigeriani, ospiti del centro di accoglienza 'Vogliamo volare', hanno aggredito i poliziotti che sorvegliavano la struttura, spaccando gli occhiali ad uno e rompendo i polsi ad un altro. Giugliano, Napoli. Rissa nel centro di prima accoglienza del comune campano: due immigrati vengono arrestati e sei rimangono feriti.

Padova. Viene arrestato un 22enne originario di Mali per aver tentato di stuprare una 17enne.

Palagiano, Catania. Coppia di 70enni viene uccisa brutalmente: lui sgozzato, lei buttata dal balcone. Indagato un extracomunitario, di origine ivoriane, ospite del vicino centro di accoglienza del Cara Mineo. E la lista potrebbe continuare.

Una situazione insostenibile

Da Nord a Sud l'Italia è assediata da immigrati che non smettono di compiere reati più o meno gravi. Reati che stanno facendo germogliare nei cittadini un viscerale e profondo senso di odio nei confronti di questi individui. Un odio razionalmente ingiustificabile, anzi deprecabile, ma umanamente comprensibile. Spendiamo soldi pubblici, fondi europei per accoglierli, per salvarli e loro ci ripagano commettendo reati, lamentandosi delle condizioni dei centri di prima accoglienza, rifiutando spesso il cibo che gli viene offerto.

La politica dovrebbe, per una volta, avere il coraggio di dire: 'BASTA'. Basta all'accoglienza facile, basta alle lamentele frivole di immigrati che si permettono il lusso di rifiutare il cibo, ma soprattutto basta a questi immigrati che commettono crimini.

E dire basta, in questo caso, non è una questione di razzismo o di mancanza di umanità per l'individuo in quanto tale, ma una semplice questione di rispetto.

Rispetto per gli italiani che richiedono una casa popolare e non riescono ad ottenerla, ma poi vedono gli immigrati essere ospitati in alberghi dotati di tutti i confort. Rispetto per quei braccianti, per quei muratori, per quei lavoratori che subiscono la spietata concorrenza di immigrati che si vendono a nero per pochi spiccioli.

Rispetto per tutte quelle persone che per l'Italia hanno dato la vita per renderla un posto migliore per i loro figli e non un pezzo di terra deriso da immigrati privi del minimo senso di rispetto.

In questa complessiva e diffusa mancanza di rispetto, la politica dovrebbe acquisire la consapevolezza che il suo compito principale è quello di rispettare prima di tutto i cittadini e i loro bisogni concreti. E per far ciò è indispensabile, innanzitutto, che la politica smetta di fare inutili 'voli pindarici' e torni a sporcarsi le mani nei problemi reali per trovare soluzioni concrete.