Non poteva sbagliare alla prima in casa il Napoli di Sarri, ma dopo un esaltante primo tempo tornano i fantasmi difensivi. L’illusione di battere la Sampdoria dura per circa un’ora, poi le velleità si riducono e quasi gli azzurri devono preoccuparsi di non restare un’altra volta a mani vuote, sarebbe stata una punizione eccessiva. In apertura entrambe le squadre mostrano qualcosa di nuovo: nel Napoli sono evidenti i progressi rispetto alla meritata sconfitta con il Sassuolo; la Samp invece è chiaramente ridimensionata in confronto a quella che otto giorni fa dilagò contro il Carpi.

Le opposte tendenze sembrano privilegiare la squadra di Sarri che ritrova Higuain efficace in zona gol e nel primo tempo dà segni di un cambiamento tattico che bisognerà capire quanto voluto dal tecnico o quanto, invece, soltanto frutto dell’indisciplina tattica di Insigne che non gioca mai da trequartista, come vorrebbe lo schema, ma si sposta spesso sulla sinistra. L’assist con cui manda Higuain in gol all’8'minuto è l’unica giocata da rifinitore, ma per il resto il giovane azzurro cerca il gol ad ogni costo e ben oltre le opportunità che gli si presentano. Il palo che colpisce con tiro a giro al 10’ esalta il San Paolo, ma sono molte di più le circostanze in cui farebbe meglio a giocare a beneficio di compagni meglio piazzati anziché tentare la conclusione personale.

Un atteggiamento che riproporrànella ripresa e che in un paio di circostanze gli costerà evidenti segni di disapprovazione dal mister e dalpubblico.

La partita

Il Napoli si illude di campare tranquillo perché dopo il gol quasi in apertura di Higuain arriva il raddoppio sempre dell'argentino al 39’. Alla Sampdoria, però, bastano due minuti della ripresa per cambiare la scena.

Fa tutto Edèr: prima trasforma il rigore provocato da un fallo di Albiol su Fernando al 17’, e poi giocando con i difensori del Napoli come fossero birilli e battendo facilmente Reina. Non fa molto di più la squadra di Walter Zenga, ad eccezione di un tiro di Muriel che impegna Reina in una deviazione con palla che tocca la traversa.

Ci prova ancora il Napoli ma senza impensierire ulteriormente la retroguardia blucerchiata,troppi gli azzurriancora lontani dal reggere ritmi alti per tutti i novanta minuti della gara, troppi i cali di concentrazione della difesa con Albiol che conferma il periodo 'no'.

Sarri lo ha detto in tempi non sospetti che i suoi inizi sono difficili e i primi 180 minuti di campionato gli danno ragione. Tra 15 giorni si va ad Empoli dove Sarri ritroveràla sua ex squadra e dove spera di disporre di qualche uomo nuovo in arrivo dal mercatoper acciuffare finalmente i primi 3 punti della stagione.