La Francia (come l'Europa) deve guardare in faccia la realtà: molti dei terroristi islamici che hanno seminato il panico per le strade di Parigi nella notte fra venerdì 13 e sabato 14 novembresono ragazzi che in Francia ci vivono già da un po' di tempo. Sembra improbabile, infatti, che il Paese che ha colonizzato la maggior parte dei territori islamici abbia introdotto una partita di AK-47 dalla Siria. Il problema, semmai, la Francia ce l'ha in casa propria, perché quanto accaduto questa notte nella capitale transalpina dimostra solo i limiti d'integrazione della République, in barba a coloro che paragonano il modello d'integrazione statunitense a quello del Vecchio Continente.
Troppo spesso, infatti, la Francia non si è accorta delle condizioni in cui versavano molti suoi cittadini di religione musulmana: l'esempio più recente fu quello di Sarkozy, che da ministro dell'Interno definì questi immigrati come "francesi di serie b", chiamandoli "feccia" e mettendoli da parte senza accorgersi che nel frattempo questi ragazzi si radicalizzavano grazie ai media, a internet, ma soprattutto all'opera di convincimento messa in atto dallo Stato Islamico da alcuni anni a questa parte.
Hollande, guerra sul terreno siriano e iracheno
Così, mentre il presidente Hollande prova a rincuorare i suoi concittadini con parole del tipo "La risposta della Francia a questa barbarie sarà spietata", i caccia bombardieri si preparano in assetto da guerra, senza però rendersi conto che un intervento militare nello Stato Islamico potrebbe non risolvere le cose.
Obama, ad esempio, rifiutò di intervenire direttamente in Siria per paura di fare la fine di Bush, che mandò moltissimi soldati Usa a morire in Iraq e Afghanistan, trasformando una guerra lampo in un conflitto dal quale è nata l'anarchia e quindi l'Isis.Gli Stati membri dell'Unione Europea, dunque, dovrebbero riflettere bene anche su questo, perché se da una parte c'è la volontà di non restare più con le mani in mano di fronte ad episodi come quello di Parigi , dall'altra c'è il rischio che un intervento possa scatenare tutti quei musulmani estremisti che sono già parte integrante dell'Europa.
