Almeno sei commando di terroristi islamici, stando alle prime rivendicazioni dell’Isis, ha seminato la morte nella notte di Parigi. Il bilancio del più grave attacco terroristico portato dagli estremisti islamici sul suolo europeo è di almeno 120 morti e 200 feriti, 80 dei quali in condizioni gravissime.
I gruppi di terroristi sono entrati in azione simultaneamente in diverse zone della città e sempre contro simboli della ‘perdizione’ occidentale: ristoranti, una sala concerti, il Bataclan, dove era in corso un concerto di rock heavy metal e lo Stade de France, dove 60mila persone, tra cui il presidente della repubblica francese François Hollande, immediatamente portato in sicurezza dalle forze speciali, assistevano all’incontro di calcio amichevole tra le nazionali di Francia e Germania.
La strage del Bataclan, 80 morti al concerto rock: rinviato il concerto degli U2 di oggi.
Il bilancio più grave è stato fatto registrare dall’attacco alla sala concerti Bataclan, dove era in svolgimento il concerto del gruppo rock californiano Eagleas oh Death Metal. Almeno 80 tra i giovanissimi spettatori sono stati uccisi ed altri 100 sono stati presi in ostaggio da un commando di tre o quattro terroristi che hanno fatto irruzione al Bataclan un’ora dopo l’inizio del concerto.
Mentre le forze di polizia circondavano il Bataclan, dall’interno si udivano spari in successione e giungevano messaggi drammatici, via Facebook e Twitter, da parte degli ostaggi: ‘Fate presto, ci stanno ammazzando uno ad uno’.
Al momento dell’irruzione delle forze speciali, avvenuta poco dopo la mezzanotte, pare che i terroristi si siano fatti saltare in aria.
Questa sera era in programma a Parigi l’atteso concerto degli U2, ovviamente rinviato per motivi di sicurezza. Il presidente Hollande, infatti, in un drammatico messaggio alla nazione ha annunciato la proclamazione dello ‘stato d’emergenza’, evento eccezionale che non si verificava dal 1944, a testimonianza della gravità della situazione.
Terrorismo a Parigi è un’attacco all’Europa: timori a Roma per il Giubileo
I commenti del giorno dopo riferiscono di una Parigi che si risveglia sotto shock, ma non è così. Non è così perchè questa notte Parigi non ha dormito. A tenerla sveglia ci hanno pensato le raffiche di kalashnikov, le esplosioni degli attentati suicidi e l’angoscia per i propri cari usciti di casa per il relax del venerdì sera che segna l’inizio del week end.
E’ stato, invece, l’inizio di qualcosa di cui ancora non si riesce a definire i contorni, ma che preannuncia tempi difficili per la sicurezza in Europa. Italia compresa, con alle porte un Giubileo che rischia di militarizzare Roma.