I nostri adolescenti pensano a un futuro peggiore di quello in cui credevano mamma e papà. Molti vorrebbero lasciare l'Italia per trasferirsi, preferibilmente, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Inoltre hanno le idee parecchio confuse sulla politica, non si identificano con la sinistra nè con la destra e non saprebbero a chi dare il loro voto, ma vorrebbero radicali riforme dalle istituzioni. Sono i dati che emergono da un sondaggio realizzato dall'istituto Demopolis dal 6 al 20 ottobre 2015, per il settimanale l'Espresso, differenti da quelli di un'analoga indagine del 1983.

Un confronto tra gli adolescenti di oggi e quelli di trent'anni fa

Il sondaggio è stato effettuato su un campione di 800 intervistati tra i 14 e i 18 anni, confrontati poi su uno simile riguardante gli adolescenti italiani pubblicata nel 1983 dall’Espresso. A quanto pare c'è confusione tra i ragazzini, basta farsi un giretto davanti alle scuole superiori o sui mezzi pubblici, ascoltare i loro discorsi per rendersene conto. E non stanno meglio quelli più adulti, la generazione dei "mammoni", come sono stati definiti da qualcuno; quelli, per intenderci, che percepiscono un reddito tra i 500 e i 1000 euro mensili, (se hanno un lavoro) e non possono permettersi neanche un monolocale il cui affitto ammonta più o meno alla stessa cifra.

I trentenni di oggi sono mammoni, gli adolescenti sono delusi: un bel quadretto desolante, non c'è che dire. Dunque non possiamo avere speranza in un mondo migliore? I nostri figli, così fragili, saranno un giorno capaci di creare qualcosa di buono per le future generazioni? I giovani di oggi sono molto diversi, di certo non come gli ex ragazzi degli anni 70, figli di uomini e donne scampati a una guerra devastante e vissuto ogni genere di privazioni.

Quei ragazzi che, spinti dalla miseria, dalla voglia di emergere e rendere comoda la propria vita, cercando nel contempo di migliorare il mondo intero, hanno poi lasciato strada facendo la voglia di creare, fare e reagire; e pure quei valori, gli ideali, lasciandosi travolgere dalla tecnologia fino a esserne schiavi, dall'arrivismo e dall'egoismo.

I genitori hanno dato ai figli troppe comodità rendendoli indifesi

Non tenendo conto del fatto che, in questo modo, venivano privati dei mezzi necessari per essere tenaci, determinati, combattivi, disposti a reagire alle ingiustizie. Per i giovani di oggi trovare un lavoro è difficile, in più non hanno i mezzi per difendersi dal mondo attuale perchè non gli è stato insegnato, non avranno mai la forza di reagire, tranne pochissime eccezioni. Confidiamo però in quei pochi, in fondo il nostro pianeta ha avuto in passato cambiamenti epocali, a volte anche grazie a un gruppo di pochi incoscienti, sognatori ma temerari individui. In fondo, cosa abbiamo lasciato noi della generazione 70? Se ci guardiamo intorno, possiamo vedere i 50 - 60enni di oggi, quelli che che a 20 erano pronti a sacrificare la propria vita per un ideale e salivano sulle barricate, seduti su comode poltrone; oppure, al contrario percepiscono una misera pensione e tirano a campare.

Tante donne e tanti uomini che predicavano condivisione, libertà e giustizia, oggi sono capi di un governo di cui tutti ci lamentiamo. Forse, qualcosa di buono però l'abbiamo lasciato: solo tanta buona musica.