Anche se già in passato il mondo è stato sull'orlo del terzo conflitto mondiale, paradossalmente questo pericolo si è accentuato proprio dopo il crollo nel 1991 dell'Unione Sovietica, unica antagonista allora dei potenti Stati Uniti. Da quel momento la cosiddetta dottrina del neoconservatorismo (neocon), ha dichiarato all'ordine del giorno l'egemonia statunitense nel mondo, una potenza militare che può agire indisturbata in ogni parte del pianeta. Un futuristico mondo unipolare dominato da una unica superpotenza non controllata da alcun rivale.
La dottrina Wolfowitz
La dottrina Wolfowitz, che prende il nome dall'ex sottosegretario alla difesa statunitense Paul Wolfowitz, afferma che il primo obiettivo della politica estera e militare americana è impedire il riemergere di un nuovo rivale che minacci gli interessi unilaterali del governo degli Stati Uniti. Una dimostrazione dei piani americani si è già avuta in principio con gli interventi nella ex Jugoslavia, in Kosovo e Iraq. I tragici eventi dell'11 settembre 2001 sono considerati da persone informate come un male necessario per iniziare guerre di conquista in Medio Oriente, dopo quella data tristemente famosa gli Stati Uniti hanno distrutto interamente o parzialmente otto paesi, e adesso affrontano la Russia sia in Siria che in Ucraina.
Il ruolo della Russia e il confronto con la Nato
L'intervento del presidente Putin in Siria non è piaciuto molto a Stati Uniti e Nato, tanto da spingere la Turchia ad abbattere un aereo militare russo, per non parlare del ruolo americano nel precedente rovesciamento del presidente eletto in Ucraina, sostituito da un governo fantoccio di Washington.
Inoltre il continuo dispiegamento di batterie missilistiche da parte degli Stati Uniti sotto l'egida della NATO nell'est Europa e vicino ai confini russi, ha solo aggravato la situazione. La crisi internazionale acuita dall'arroganza degli Stati Uniti e dei suoi vassalli europei sta creando le basi per una guerra termonucleare globale.
Forse l'unico modo per evitare la catastrofe sarebbe indebolire la NATO con l'uscita dei paesi europei da questa organizzazione che ha fatto più male che bene, e dar modo agli americani di abbandonare la politica di aggressione.