I lavoratori precocisi preparano alla manifestazione del 18 febbraio per far sentire la loro voce alle forze politiche che devono formulare una riforma che tenga conto delle esigenze dei cittadini. Su Facebook si è appreso che dopo una lunga telefonata tra la sig.ra Ardito Cristina e il sig. Paolo Carasi,due degli amministratori dei gruppi iscritti su Facebook, sono state superate le incomprensioni e i piccoli attriti ed ora i due gruppi procedono speditamente per cercare le risorse utili a sostenere l'evento in programma. Nei post si legge che a manifestazione di Bologna ha comportato una spesa di 816 euro a fronte di un introito di 647 euro: gli amministratori si sono dovuti tassare per i 171 euro mancanti.

Se tutti i partecipanti ai due gruppi si tassassero sarebbe sufficiente un solo euroa testa per poter alimentare un conto postale. Attualmente gli amministratori hanno messo a disposizione una carta postale intestata a Franco Rizzo il cui numero Poste Pay è : 4023 6006 7745 6313. Gli amministratori spiegano che è possibile fare il versamento presso tutti gli uffici postali ma anche in tabaccherie e che, da oggi in poi, verranno pubblicate tutte le entrate e tutte le spese che saranno continuamente aggiornate in un documento chiamato RENDICONTO.

Roberto Occhiodoro del gruppo "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti" chiede, a chi volesse partecipare, di cliccare alla voce Eventi della pagina Facebook appositamente creata per conoscereil numero dei partecipanti.

Infine per chi volesse aggregarsi i lavoratori possono rivolgersi a Antonina Cicio o Francesca Lemma che hannocontattato una linea di trasporti low cost che per pochi euro consentirà a tutti di poter partecipare.

La manifestazione

Il 18 febbraio dalle 10.00 alle 14.00si svolgerà a Roma in piazzaMontecitorio la manifestazione indetta dai precoci a cui è prevista la presenza di tanti lavoratori.

Dopo le tante comparsate televisive, i lavoratori sanno che è venuto il momento di far ascoltare la loro voce ai politici che devono decidere le sorti dei cittadini. Anche se Poletti, Renzi e soci si sono detti vicini ai cittadini, allo stato attuale non è stato fatto nessun passo avanti per definire una nuova riforma. I lavoratori sono consapevoli che è venuto il momento di essere uniti e dimostrare che le proteste non vengono fatte solo sulla rete: un atto pubblico può accelerare un processo che vede coinvolti oltre ai futuri pensionandi anche i giovani che sono parte attivadel problema. Una partecipazione massiccia alla manifestazione sarà da pungolo ai continui ripensamenti del Presidente del Consiglio e dei suoi ministri.