Nel 2014 la cantante Kesha si affidò ad un legale per interrompere il suo contratto con il produttore della Sony. Causa di tutto ciò, le molestie sessuali che Dr. Luke, all'anagrafe Lukasz Sebastian Gottwald, ha inflitto alla cantante statunitense per anni, obbligandola ad assumere farmaci "anti sbronza" nei cocktail e droghe, per poi abusare di lei sessualmente. La cantante non pubblica un disco dal 2012 e l'ultimo singolo "Crazy Kids" è uscito 30 aprile 2013. Durante una dichiarazione al giudice, Kesha afferma di non poter più lavorare con il produttore, di non riuscirci fisicamente poiché non si sente sicura in nessun modo.

Luke ha negato tutte le accuse ed è stato difeso dagli avvocati della Sony, la quale ha fatto notare che per la promozione della carriera della cantante, Lucasz abbia speso cifre che si aggirano intorno ai 60 milioni di dollari e che lo stesso ha offerto a Kesha la possibilità di lavorare ad un nuovo disco senza di lui.

Purtroppo, la giudice Shirley Kornireic ha dato ragione a Luke, affermando che non ci sono prove sufficienti e di natura medica per dei presunti abusi sessuali e spiegando che non ritiene giusto rompere un contratto frutto di intense collaborazioni e tipico del settore (quindi si potrebbe pensare che il riferimento sia anche verso terze persone collaboranti al progetto musicale della cantante) e che non capisce come si possa emettere una misura straordinaria come un'ordinanza.

Non si sa ancora se Kesha continuerà a lavorare con il produttore o troverà un modo per fare a meno di lui e quindi interrompere il contratto. La gravità dell'episodio sta nel fatto in sé stesso quanto nel non riuscire a fermare queste brutalità. Tantissimi artisti vengono abusati sessualmente o mentalmente da personaggi più o meno noti.

Quando l'artista ha prodotto sufficientemente e non suscita più particolare interesse, viene abbandonato a se stesso con traumi e stati confusionari causati da controlli fisici e mentali, dai quali senza aiuto non si può uscirne.