Roma ha il cuore diviso a metà per la vicenda Totti; il capitano era in tribuna ieri sera mentre la sua squadra era in campo contro il Palermo. Si potrebbe pensare che il caso Totti interessi soltanto i romani ed i romanisti in particolare, invece se ne parla in tutto il globo e in un quarto di secolo, con oltre trecento goal in attivo, Totti è diventato uno dei personaggi più popolari del calcio o ed uno dei pochi a voler rimanere sempre fedele alla stessa squadra come Rivera e Mazzola, Antognoni, Riva, Maldini, Zanetti e Del Piero: un simbolo.
Così in questo caso, tra ragione e sentimento, il cuore è a prevalere e d'altra parte Francesco Totti è chiamato 'Er pupone',tanto per capirci, ed i goal si fondono con la simpatia, con i gesti, le barzellette, le esultanze in campo e quelle sugli spalti.
Totti a settembre compirà 40 anni (tanti per il mondo del calcio), ma per un campione e fedelissimo come lui l'addio dalla scena va accompagnata e non può essere una calata improvvisa del sipario, anche perché in questi casi qualcosa si inceppa ed il sipario non si abbassa senza fare rumori. Probabilmente la ragione sta dalla parte di Luciano Spalletti, essendo l'allenatore è il primo a subire i danni delle sconfitte, e quindi deve puntare sulla vittoria, mentreil sentimento spinge le ragioni, dette magari in un momento inopportuno, del capitano della Roma.
E presumibilmente una cosa non si doveva fare: schierare il campione del Mondiale 2010 a risultato acquisitonegli ultimi minuti della partita di Champions League Roma - Real Madrid. Chi segue il calcio da un po' di anni ricorderà Rivera, che dopo aver segnato il goal per il 4 a 3 contro la Germania, venne mandato in campo negli ultimi 6 minuti della finale mondiale del 1970 tra Italia - Brasile, con i sudamericani sul punteggio di 4 a 1: in tal casosi parla di umiliazione, ed il cuore lo capisce molto bene.
I fischi a Spalletti e l'ovazione degli ultrà per Totti
Parlando della partita di ieri 21.02.2016 invece, il capitano si è alzato in piedi ad applaudire la propria squadra con un sorriso beffardo, mentrei tifosi prima del match lo avevano incitato con un'ovazione a sorpresa urlando "c'è solo un capitano". e fischia Luciano Spallettialla lettura delle formazioni.
A Roma è dramma, ed intervistando i passanti la voce è sempre la stessa: "ci vuole più rispetto per Francesco Totti", che oggi tornerà ad allenarsi con la propria squadra perché, anche se non ha giocato ieri, a vincere è stato proprio lui.