Da ieri mattina, allarme rosso in Europa: sospesi i voli per Bruxelles, sotto attacco dal radicalismo islamico. Colpito l'aeroporto, bombe nel metro e altre aree. Già oltre 30 morti e oltre cento feriti. alcuni molto gravi. A pochissimi giorni dalla cattura di Salah, tra i responsabili dell'ancora recente massacro terroristico di Parigi, la nuova strage suona come una clamorosa, secondo altri, prevedibile campana quasi 'orrorifica' (visto lo scenario) funebre per una Unione Europea incapace di proteggere i popoli europei.
Dopo il terrorista Salah
Già la latitanza a Bruxelles del terrorista simbolo di Parigi, prima della recente cattura, suscitava perplessità generale sul reale controllo antiterrorismo, scoperto quasi per caso (un affitto non pagato e una pizza). Ora non solo una nuova azione criminale, ma a due passi dalla stessa sede dell'Unione Europea, è una sfida ulteriore alla democrazia e alla civiltà: una sfida che lascia increduli qualsiasi commentatore senza il prosciutto negli occhi. Cecità storica e epocale che, invece, sembra caratterizzare le autorità europee o generalmente occidentali. Come noto, l'Unione Europea, mentre, sono i fatti, a Bruxelles (non a Orgosolo o in un qualche villaggio scozzese) i terroristi preparavano i nuovi attentati, non ha trovato di meglio che finanziare la Turchia con un velleitario e ambiguo (vista la promiscuità di Erdogan, leader turco, con l'Isis) patto migranti.
E in Italia, discutono di trivelle o di ottimizzare i resti infrastrutturali dell'Expo 2015 con campi profughi.
Migranti e terroristi islamici: un buco nero
L'Europa è probabilmente alla fine, la questione migranti e del terrorismo islamico i suoi virus ormai epidemici e incontrollabili. Sia in sede continentale che, spesso, nei singoli paesi sono incapaci di cambiare rotta, secondo le analisi drammatiche e lucide di Oriana Fallaci, Magdi Allam, lo stesso Theo Van Gogh, intellettuali arabi come Adonis, autore recentissimo di “Violenza e Islam” (Guanda) e altri.
L'Islam moderato esiste ma è sterile, sottomesso, nei fatti, all'Islam radicale che ha cavalcato il fenomeno dei migranti: non solo disperati o perseguitati politici o in fuga dalle guerre, ma anche delinquenti e potenziali e-o concreti terroristi. L'Europa e i governi europei, in nome dell'irrealismo umanitaristico, hanno minato la sicurezza e il futuro.
Siamo in un buco nero. E oggi ogni previsione e soluzione, alla luce del costante e flagrante iato, tra proclami di integrazione e sicurezza e stragi continue, deve fare i conti con un percepito sempre più diffuso tra i popoli e gli elettori europei che non è populismo o xenofobia, ma Principio di Realtà. Il resto è la peggior politica europea e planetaria dalla seconda guerra mondiale.