La mancanza di commissari, le continue sostituzioni alla vigilia delle prove e le polemiche che ne discendono continuano a tenere desta l'attenzione di docenti e portali specializzati sulla Scuola.Nel titolo che Orizzonte Scuola sceglie per la news relativa appare però una forzatura. Scrivono infatti,”prescinde dai 5 anni di ruolo”. I più attenti avranno osservato questa forzatura, ben consapevoli che non è possibile prescindere da questo requisito. Resta comunque viva l'indignazione dei docenti per la mancanza di commissari che rischia di creare ulteriori discriminazioni nei criteri di valutazione dei candidati alle prove orali.

Ritardi nelle correzioni

Di concorso scuola, più in particolare delle feroci polemiche nate nei giorni scorsi sui ritardi di correzione degli scritti, se ne era parlato a proposito dei timori per lo slittamento che hanno subito con conseguenze sulla pubblicazione delle relative gm. L'effetto sarà quello di vedere svanire il ruolo per quest'anno che dunque resterà una chimera per molti docenti dell'infanzia e della primaria. Di sicuro su questi avvenimenti impatta, e non poco, la difficoltà a trovare commissari disponibili ad accettare l'incarico e a sostituire quelli dimissionari.

La modifica firmata dal ministro Giannini

Ma nell'ordinanza ministeriale numero 97, comma 2 art. 4 è scritto chiaramente che la scelta dei membri della commissione avviene rispettando le norme di incompatibilità previste dalla legge.

Il riferimento è alla comprovata esperienza dei membri commissari per le lingue e le conoscenza informatiche. Ora, date le difficoltà di cui sopra, per non compromettere lo svolgimento delle prove concorsuali il Ministero ha pubblicato una rettifica il cui testo è reperibile digitando la seguente stringa sul browser di ricerca: istruzione.

it/allegati/2016/om571.pdf. La parte “preoccupante” si trova alla fine del relativo art. 1 quando viene affidato al dirigente dell'USR il compito di nominare d'ufficio i componenti aggiuntivi.

Proliferare del contenzioso

Per colpa della riforma della scuolaapprovata senza la concertazione con le parti interessate la situazione rischia di precipitare con il proliferare dei ricorsi al tribunale amministrativo. Questo ulteriore cambiamento in corsa rischia infatti di decretare la rottura completa tra i docenti e il ministero.