Tra i docenti riecheggiano le solite frasi: “E’ una legge sfascia famiglie, eccessivamente piena di deleghe e fondata sulla straordinarietà”. E che dire della supplentite? Quella, purtroppo, non potrà essere eliminata neanche con questa nuova riforma della Scuola, firmata Matteo Renzi.Ma quale legge peggiore di questa poteva essere mai ideata e attuata da un Governo non eletto dal popolo e la cui natura doveva definirsi pseudo tecnica? Di tecnico, purtroppo, questo esecutivo, per quanto concerne la politica scolastica attuata, non possiede neanche i requisiti minimi (qualcuno li chiama buon senso ecoscienza!
) e soprattutto le menti di coloro che hanno ideato e fatto partire questa macchina ‘sbullonata’ non hanno tenuto conto dei consigli che saranno giunti, quasi sicuramente, dagli stessi dirigenti del Miur, veri ed autentici tecnocrati e addetti ai lavori. La politica, insomma, l’ha fatta da padrona con tutte le sue storture, tutti i suoi anomali meccanismi, straordinari e zeppi di strafalcioni. Non parliamo poi dei danni economici che hanno dovuto subire con 'coercizione' molti docenti neo assunti, i quali, solo per autografare il loro contratto e riempire qualche modulo cartaceo, sono stati costretti a spendere inutilmente migliaia di euro, percorrendo altrettanti chilometri. Adesso, l’ultima speranza è rappresentata dalle assegnazioni provvisorie e dalle utilizzazioni.
In attesa degli esiti di questi eventuali e probabili trasferimenti, gli insegnanti iniziano a preparare le loro valigie verso le sedi di titolarità.
Insegnanti itineranti: “due viaggi senza senso, solo per la caparbietà dei politici incompetenti”
“Il più inutile viaggio mai fatto in vita mia”, racconta una docente di sostegno!
“Tutto si è verificato negli ultimi giorni di giugno 2016, quando, per andare a prendere servizio presso la mia scuola di titolarità sono dovuta recarmi in quel di Fabriano, nelle Marche. Io, a settembre 2015, ero stata tra quelle insegnanti più fortunate, assunta in ruolo in fase B e, contemporaneamente, supplente di sostegno in Provincia di Catania.
Tutto sommato mi è andata bene: è la mia provincia di residenza. Questo meccanismo mi ha permesso di svolgere il mio anno di prova nella scuola dove ho insegnato per quasi quindici anni, differendo così la mia presa di servizio nelle Marche. Ma il primo luglio 2016, dopo aver ultimato gli esami conclusivi del primo ciclo d’istruzione, ho dovuto raggiungere la scuola di titolarità. Un viaggio estenuante, una firma al contratto, la compilazione dei soliti moduli cartacei, la richiesta di ferie estive e subito ritorno a casa, a Catania. A questo punto attendo la nuova destinazione per quanto concerne la mobilità straordinaria 2016/17e, in maniera altrettanto straordinaria, ho scoperto di essere stata catapultata, nuovamente lontano da casa: questa volta si trattava della provincia di Viterbo.
Tutto straordinario insomma. Anche questa volta il primo giorno di settembre dovrò recarmi lontano da casa…. nel Lazio. Nel frattempo, però, ho prodotto istanza di assegnazione provvisoria e, se tutto va bene, forse tornerò nuovamente nella mia terra, ai piedi delvulcano Etna. Intanto, per almeno dieci giorni dovrò conoscere la bella provincia di Viterbo. Intanto,la sensazione di precarietà, a ‘tempo indeterminato’, inizia a farsi sentire più che mai”.
Peccato! L'algoritmo ha lanciato male i dadi: un altro viaggio 'fittizio'
Non è un semplice racconto, è la testimonianza di una strana e tortuosa vicenda, quasi come fosse il gioco dell’oca, occorsa ad una insegnante che per quasi quindici anni ha insegnato nelle scuole della propria provincia e che oggi si trova costretta, nonostante l'elevatopunteggio accumulato nelle GaE a dover lasciare la propria vita e i propri affetti solo perché un cervellone del Miure qualche vice ministrohanno lanciato con casualità i dadi del gioco dell'oca.