9 Agosto 2016, Faraone corre ai ripari per recuperare i consensi dei tanti elettori delusi dal PD - Ma che Italia è questa? L’Italia dei politici e dei legislatori pentiti? Quella dei 'tarallucci' e del vino? Forse è l'Italiadelle retromarce, solo per le opportunità politiche, necessarie ad accaparrarsi, con poca probabilità, i consensi degli ex elettori del PD, un partito sempre più irriconoscibile. Gli insegnanti siciliani dichiarano: “Oramai la frittata è fatta!”.

Il faraonico PD e le solite dichiarazioni riparatorie: gli insegnanti non ci credono più

Le solite dichiarazioni dell’ultima spiaggia? Oppure c’è qualcosa di serio nelle parole di Davide Faraone a proposito dei rimedi contro i trasferimenti coatti dei docenti siciliani? Secondo questi ultimi, infatti, si tratta solo delle ultime battute schizofreniche di un partito prossimo alla ‘prognosi riservata’. Le dichiarazioni del sottosegretario siciliano, sono prive di fondamenta e tutte protese a soluzioni che potranno concretizzarsi, forse, solo il prossimo anno scolastico. Intanto, le frasi ben auguranti riguardano anche i ‘mea culpa’ del PD di Matteo Renzi per recuperare la strada persa, a proposito del crollo dei consensi elettorali e, le medesime dichiarazioni di apertura, giungono solo dopo la proposta all’ARS dal Gruppo parlamentare PD siciliano a proposito della mozione sulla ‘sanatoria’ finalizzata alla tutela dei prof siciliani deportati al nord.

Le promesse di Faraone: trasformare le tipologie di organico e istituzionalizzare il tempo pieno

Ma vediamo che cosa propone il sottosegretario palermitano. Facendo tacita ammenda sugli errori commessi dall’algoritmo del Miur, solo oggi, a sorpresa, Davide Faraone, delinea, con chiarezza, le strategie da porre in essere per risolvere i problemi sorti in questi giorni per molti docenti del sud Italia.

Secondo lo stesso politico siciliano, le soluzioni sarebbero due: trasformare l’organico di fatto in organico di diritto (per recuperare molte cattedreancora oggi non disponibili) e istituzionalizzare, nelle scuole meridionali, il tempo pieno. La sua dichiarazione non lascia dubbi: “Nella prossima legge di stabilità introdurremo un provvedimento per trasformare l'organico di fatto in organico di diritto”.

E delinea approssimativamente anche i tempi: “Già dal prossimo anno scolastico potenzieremo il tempo pieno anche al Sud: un modo per andare incontro alle esigenze dei bambini, creando anche occupazione. Ma per alcune misure abbiamo bisogno di tempo”.

Una proposta clamorosa, figlia dell’ostinazione e della superficialità politica

Le considerazioni sono immediatamente suscettibili di critiche e di dissensi; la prima che viene mossa è la seguente: come mai arriva solo adesso a questa soluzione? Cosa pensava e, soprattutto, cosa ha fatto Faraone, durante questo anno, quando gli insegnanti e i Sindacati preannunciavano con lucidità divinatoria tutto quello che si è palesemente verificato oggi? Hanno saputo solo rassicurare tutti, specialmente gli elettori sentitisi traditi già un anno fa, non dall’algoritmo del Miur, ma dalla politica scolastica, alla quale si può dare il demerito di non aver fatto bene i calcoli sulle opinioni contrarie e distanti di quasi tutti gli operatori della Scuola pubblica, rispetto a un partito sempre meno democratico e sempre più distante dalla vita reale e quotidiana dei cittadini italiani e siciliani, in particolare.

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