Il Governo di Renzi che tanto ha fatto per i docenti della Scuola in termini di stabilizzazione dei precari, anche se ha dimenticato completamente gli Ata, ha deciso di procedere ad una nuova tranche di assunzioni sia docenti che Ata. Ma cosa serve davvero alla scuola oggi, e perchè sindacati e precari in attesa di assunzione, non sono affatto contenti delle assunzioni della Buona Scuola di Renzi e di quanto si vuole ancora fare nella legge di stabilità?

Nuove assunzioni in ruolo scuola

La Buona Scuola di Renzi una cosa buona l'ha fatta (seppur l'unica) ha assunto migliaia di docenti, non ci si stancherà mai di dirlo.

A parte questo, però, ha peggiorato la qualità della vita scolastica degli alunni, che oggi si ritrovano con docenti nominati fino all'avente diritto (e non si sa bene per quanto e fino quando), con scuole con laboratori chiusi perchè i tecnici assenti non vengono sostituiti, con meno ore di sostegno, in classi pollaio (un problema che continua a essere sottovalutato) e tutto ciò perchè la scuola italiana vive i disagi di un profondo caos organizzativo.

Le scuole sono carenti di personale Ata, il Governo ha deciso di stabilizzare oltre che i docenti anche i tecnici, i collaboratori e gli assistenti, anche se si parla di numeri esigui. Nulla invece è stato ancora fatto, per gli organici di queste categorie, che mandano avanti la scuola.

I 500 tecnici in più che dovranno aumentare l'organico delle 5.540 scuole di primo ciclo, sono pochissimi, e gli organici dei profili di bidelli e assistenti amministrativi, attualmente non sono adeguati alle esigenze della legge 107/2015.

Per aprire un edificio scolastico e assicurare la vigilanza ci vogliono i collaboratori scolastici, e per far funzionare i laboratori e le segreterie sono indispensabili i tecnici (oggi più che mai necessari anche in classe, dato l'uso del registro elettronico).

Da ultimo ma non meno importanti, per gestire la parte burocratica, sono necessari sufficienti assistenti amministrativi negli uffici delle scuole. Quindi prima di pensare a nuove assunzioni, va fatta una seria redistribuzione organica, incrementando gli organici dove non c'è personale sufficiente e abrogando i tagli della stabilità 2015.

I numeri delle nuove immissioni

Tutto ciò lo sanno le scuole, ma per anni i vari esecutivi lo hanno dimenticato, così è successo che i tagli hanno ridotto sensibilmente il personale Ata e docenti, non bastano quindi le promesse di 25 mila posti di docenti in più, se poi esistono le classi pollaio e ci sono scuole con docenti inoccupati in sala professori, data l'istituzione dell'organico di potenziamento e il cattivo uso di esso.

Non bastano, inoltre, le altre 5 mila o 8 mila assunzioni Ata (pochissimi se si pensa ai posti liberi occupati con personale precario), se poi coloro che sono in servizio sono costretti a orari assurdi (e a coprire i tanti colleghi assenti che non vengono sostituiti da personale supplente), tanto che ultimamente sono stati chiamati anche a fare l'orario notturno e festivo, per far sì che si pagassero gli stipendi dei docenti in tempo.

Oggi nelle segreterie i ritmi sono serrati, si lavora molto e per verificarlo basta andare a vedere le scadenze e la mole di Lavoro da fare. Eppure la demagogia di chi non lavorando nel pubblico crede che gli impiegati, i bidelli e i tecnici nelle scuole non facciano nulla, continua a essere diffusa tra la gente, e i politici si fanno forti di questa opinione diffusa, quando diminuiscono scuole e tagliano personale sia docente che Ata.

Sì la Buona Scuola ha finalmente stabilizzato migliaia di docenti, ma ha portato nella scuola caos organizzativo (mobilità nazionale piena di errori, docenti senza sede definitiva), sperperato denaro con il bonus di 500 euro per la formazione, quando poteva assumere con quei soldi migliaia di dipendenti dei profili del personale Ata, escluso da tutti i diritti che ha riconosciuto ai docenti. Si toglie ad alcuni per dare ad altri e con decisioni che danneggiano tutti.