Pier Ferdinando Casini, nella battaglia per il Referendum costituzionale, in corso, sostiene con convinzione e determinazione le ragioni del Sì. Da politico esperto, lo stesso è convinto che con le improvvisazioni, populismo e dilettantismo, in politica, non si vada da nessuna parte.

Le polemiche sono vivaci e lo schieramento per il Sì è composto da Renzi, parte del PD e Area popolare, mentre quello per il NO da tutto l'arco costituzionale, con qualche eccezione. Qualche formazione di quest'ultimo schieramento, come al solito, ha addirittura il piede, 'come si suol dire', su due staffe.

Una grande confusione: cerchiamo di capire qual'è il pensiero di Pier Ferdinando Casini che lungo il suo percorso politico ha sempre dimostrato di costruire e mai di demolire.

Necessità di approvare le riforme

Casini sostiene che è un'opportunità questa, dopo quarant'anni di tentativi falliti, con varie proposte, per frenare la 'politica urlata' e realizzare le riforme sempre propagandate. Lo stesso leader di UDC, Casini, ritiene anche che la vittoria del Sì possa fermare l'avanzata del M5S, che accusa la maggioranza di non essere in grado di portare avanti i progetti di riforma promessi.

Noi invece riteniamo che i dirigenti dell'attuale PD debbano fare il 'mea culpa' su alcuni atteggiamenti del partito.

All'interno del PD vi sono risorse importanti, messe in disparte, e non utilizzate per iniziative politiche necessarie. Per questo motivo, il Governo è stato costretto a fare alleanze, non opportune politicamente.

Riflettere e ricucire gli strappi

E' banale, ma secondo un vecchio adagio: 'L'unione fa la forza'. Il vecchio PCI ha ottenuto tanti successi, contribuendo a cambiamenti importanti della società, dall'opposizione, e tutto ciò è stato possibile dal fatto di essere stati sempre uniti.

All'epoca c'era solo la festa dell'Unità e non si gridava 'Fuori, fuori'. La politica si deve occupare dei problemi della società, mettendo da parte le simpatie o antipatie personali. Ecco perché sarà necessaria una riflessione, da noi sempre richiesta, per chiarire i punti controversi e per dare un nuovo slancio al partito PD: nessuna divisione, perché sarebbe una sconfitta per tutti.