Votare no al referendum del 4 dicembre è senz'altro cosa giusta, in quanto non è quella della riforma costituzionale di cui ha bisogno l’Italia. Matteo Renzi, ha sprecato quasi due anni ad armeggiare con la costituzione, invece di preoccuparsi ed occuparsi delle riforme vere e migliori; ad esempio: “Quelle strutturali, dalla giustizia all'istruzione al welfare “. Le dimissioni di Renzi nel caso di vittoria del no non è un dramma, come temono tanti in Europa; che poi lui lo faccia è auspicabile. Votare no è evitare di non essere scontenti in futuro, visto che non vi sono garanzie, ma solo incertezze.
Nessuno ha la sfera di cristallo per essere sicuri oltre ogni ragionevole dubbio, garanzie che possa funzionare, non esiste tutto ciò. Inoltre, considerando gli avvenimenti politici degli anni passati e le recenti disattese del governo degli ultimi tempi, questo ha determinato un rigetto della politica nel potenziale elettore.
Comunque sia, un attento elettore, non potrà mai considerare le promesse come una garanzia senza limiti, cosa che invece vogliono fare intendere chi è al governo, pur di raggiungere lo scopo, ovattando la vera natura di questo referendum: lobby finanziarie che il populismo ostacola. Renzi tenacemente, lascia intendere la sua onestà intellettuale, sfoderando performance dialettiche e alchimie varie della politica, credendo di scuotere l’elettorato dal torpore dell’incertezza e insicurezza, mostrando un eccessivo allarmismo per una eventuale vittoria del no; nulla di più infondato.
L'elettore invece, sa cosa vuole e evita di farsi abbindolare, in quanto capisce che la riforma serve esclusivamente per rafforzare chi ha sempre indirizzato le scelte della politica stessa.
Paura di una fuoriuscita dall'euro?
Che l’Italia in caso di vittoria del no sia fuori dall'euro, è improbabile, che ci siano dei rischi per gli investitori è più probabile, ma non certo.
Pensiamo comunque che siano paure senza fondamento, visto che questa nazione è fatta di eccellenze e non teme nulla. Vi appartiene un popolo abilissimo e disponibilissimo, sempre alla ricerca di nuovi obbiettivi, garanzie e prestazioni eccezionali offerte anche in campo internazionale e chi conosce a fondo questo popolo lo sa.
Sa di potersi fidare e rischiare senza alcuna remora, affidandosi alle maestranze e capitani di industria consolidati nel tempo. La parte eccelsa nei settori risponde a pieno ai requisiti richiesti, nell'ordine dei 360° del pubblico e del privato. Molti sanno, che le loro aspettative verranno ripagate dalla professionalità e qualità.
Riforma fatta per compiacere i poteri forti
Non crediamo ad un eccessivo allarmismo per una eventuale vittoria del no. Analizzando il referendum, si notano incongruenze sia legislative che costituzionali. Basti solo pensare che in futuro l’elettore quando andrà a votare, avrà solamente una scheda (cioè quella della camera) e non avrà più quella del senato, perché la nomina verrà trasferita ai presidenti di regione; aumentando di fatto il potere esecutivo una volta riunitosi in maggioranza tra le varie regioni con il partito di appartenenza. Tutto questo per compiacere le caste, le quali effettueranno pressioni, creandone una deriva autoritaria e una democrazia violata e censurata.