Ultime novità riguardo l'etere. Forse non tutti sono a conoscenza del nuovo formato DVB-T2 riguardo i segnali radiotelevisivi. Una direttiva messa in campo dalla commissione europea stabilisce i nuovi parametri e dovrà essere recepita da tutti i Paesi membri. In effetti, a partire dal 2020 ci sarà una nuova rivoluzione nelle trasmissioni del digitale terrestre. Quanto chiesto dalla commissione europea, dovrà essere strategicamente messo in atto già entro la metà del 2017 per dare spazio successivamente ad una assegnazione anche per le telecomunicazioni mobili 4G e 5G, le quali superano gli ostacoli con molta più facilità, penetrando all'interno degli immobili, surclassando le lunghezze d'onda più corte, per una navigazione in internet dei dispositivi mobili, i quali rappresentano un mercato in costante espansione.

DVB-T2 passaggio obbligato per un futuro pressante

Al fine di evitare problemi ai confini nazionali ed evitare che le frequenze si sovrappongano, viene chiesto con determinazione da parte della commissione europea il piano strategico già entro la metà del 2017; immediatamente ne trarranno beneficio gli smartfone e tablet. Con la nuova versione del digitale terrestre DVB-T2 saranno assicurati un aumento della qualità visiva e sonora e più contenuti ad alta definizione. Detto questo, il cosiddetto switch-off, come in passato per l'analogico al digitale, avverrà progressivamente entro il 2020 (o al più tardi nel 2022). Le emittenti che sostengono l'adozione, asseriscono che proprio grazie al DVB-T2 con sistema codec HEVC, senza alcun dubbio da un senso al passaggio evolutivo; inoltre i broadcaster risparmierebbero sulle trasmissioni dati senza perdere qualità audio-video e aumentando la possibilità del numero dei canali, offrendo al pubblico contenuti ad elevatissima risoluzione.

DVB standard old, televisori outside, nuovissimi segnali audio-video

Drastico cambiamento per i produttori e rivenditori, i quali faranno di tutto per smaltire in forma economicamente indolore i propri prodotti stoccati in magazzino. Comunque, nulla vieta di proporre commercialmente la migliore offerta sul mercato pur di recuperare e salvare il salvabile, con l'ausilio anche di qualche escamotage tecnologico vantaggioso, un prodotto che decodifichi da abbinare all'offerta televisiva, un decoder per intenderci che elimini l'inconveniente, soluzione già attuata precedentemente con l'entrata in vigore del già collaudato DVB.

Comunque sia, la normativa europea che indirettamente mette al bando le TV obsolete, non entrerà in vigore tempestivamente ma vi saranno tempi e modi abbastanza elastici, al fine di ottenere un equilibrio tra i Paesi membri. Infine è consigliabile che, volendo investire in un televisore che sia veramente a prova di futuro, allora bisogna optare per un acquisto mirato per gli anni avvenire, un TV-4K o superiore, con supporto delle codifiche HDR, sia HDR10 che in Dolby Vision. In grado di decodificare i flussi a 50 fotogrammi progressivi al secondo, decisamente performante con i canali in chiaro, satellitari e via internet.