La 15 giornata del campionato di Serie A ha lasciato in eredità una Juventus battuta in malo modo dal Genoa, con le inseguitrici che hanno accorciato le distanze. Tra queste c'è la Roma, che ad inizio stagione era la squadra più accreditata ad essere l'anti-Juve insieme al Napoli, che al momento non è neanche tra le prime tre posizioni in classifica. Domenica la squadra giallorossa aveva la possibilità di accorciare sulla squadra bianconera e nonostante la tanta fatica, è riuscita a portare a casa l'obiettivo. La Roma ha davvero sofferto molto, mostrando la solita discontinuità anche all'interno della stessa partita.

Il potenziale è davvero altissimo, ma siamo sicuri che la compagine romanista possa davvero tenere testa ai 5 volte campioni d'italia? Andiamo ad analizzare pregi e difetti della formazione di Spalletti.

Pregi della Roma

La Roma è devastante nei suoi uomini offensivi: Dzeko, Salah, Nainggolan, Perotti, El Shaarawy, Iturbe e Totti, costituiscono probabilmente il miglior attacco della Serie A. Il bosniaco è quello che sta andando meglio di tutti, avendo realizzato ben 12 reti in campionato. Sta mancando qualche rete da parte del belga Nainggolan, che gioca da trequartista, quindi sarebbe lecito aspettarsi qualcosa di più in termini di reti, ma il numero 4 giallorosso sta compensando con tanto lavoro utile per la squadra.

In mediana sempre meglio De Rossi e Strootman, che dopo l'infortunio al ginocchio sta ritornando in perfetta forma, garantendo quantità e qualità. Insomma dal centrocampo in su la Roma è una squadra davvero attrezzatissima, e i numeri lo dimostrano: è il miglior attacco del campionato avendo realizzato ben 33 reti in 14 giornate.

Difetti della Roma

La Roma è una squadra in grado di esaltarsi quando le cose vanno bene, ma allo stesso tempo non è in grado di risollevarsi o reagire quando la partita si mette nel verso sbagliato. Un altro difetto è sicuramente quello di non sapere gestire in maniera efficace il possesso della palla e capire i momenti delicati dei match.

Gli attaccanti di Spalletti sono tutti giocatori che prediligono la ricerca della profondità, difettando quindi in una poca gestione del possesso palla, indispensabile in alcuni casi per vincere le partite. Se consideriamo sia la partita di Bergamo e sia quella contro il Pescara la Roma nonostante il vantaggio ha avuto difficoltà a gestire il match, proprio per la mancanza del possesso palla e quindi la capacità di far correre a vuoto gli avversari. Un ultimo difetto può essere sicuramente la fase difensiva visto i 16 gol in 14 gare. Non è un numero eccessivo, ma sono tanti per una squadra che vuole vincere il campionato, considerando che la Juve ne ha subiti 12 (3 solo ieri). Questo è dovuto alla presenza di tanti uomini offensivi, che non sempre riescono a fare la doppia fase, in quanto nel 4-2-3-1 gli esterni d'attacco sono chiamati ad un gran lavoro di copertura.

Inoltre se ci aggiungiamo Bruno Peres, terzino brasiliano molto più bravo a spingere che a difendere, il quadro è abbastanza chiaro.

Dove può arrivare la Roma

Conclusioni? La Roma può tenere testa alla Juventus soprattutto per il gran reparto offensivo a disposizione di Luciano Spalletti, ma quanto fatto fino ad adesso non basta: bisogna crescere dal punto di vista mentale e quindi imparare a gestire i momenti delicati delle partite, oltre al fatto che il tecnico ex Zenit dovrà trovare un equilibrio ancora maggiore in campo, magari arretrando Nainggolan e passare ad un 4-3-3, che in fase di non possesso diventerebbe 4-5-1. Questo permetterebbe una maggiore copertura in ampiezza del terreno di gioco, consentendo di soffrire meno sugli esterni. Solo cosi la Roma potrà essere davvero l'anti-Juventus.