Qualche anno fa mi è capitato di vedere in televisione il film di Terry Gilliam Brazil, con il quale il registra rendeva onore al capolavoro letterario di Orwell, 1984. La trama risulta essere tanto semplice quanto affascinante ed inquietante: in un futuro non troppo remoto, il protagonista si trova a vivere in una società burocratica e dispotica, dove il controllo sulla popolazione è massimo, dove ogni azione non conforme alle regole viene punita e dove ogni volontà di non conformarsi alla massa viene repressa.
Nel XXI° secolo sembra che questa tragica realtà si stia pericolosamente materializzando nella non troppo democratica Repubblica Popolare Cinese.
Attraverso un partenariato con la holding Tencent, che controlla quasi interamente i servizi web, intrattenimento video ludico, mass media e telefonia e sfruttando l'enorme rete di e-commerce Alibaba che, per chi non lo sapesse equivale al nostro Amazon ma con un fatturato di quasi del doppio, il governo ha dato avvio alla creazione di un social game che permetterebbe di guadagnare i cosiddetti sesame credits. Al momento si tratterebbe di una versione beta (il gioco è volontario ed in fase di sperimentazione), ma se permettesse di ottenere risultati soddisfacenti, si potrebbe già ipotizzare un estensione obbligatoria alla totalità della popolazione (prevista per il 2020).
Vediamo come funzionerebbe questo strumento di controllo.
Chi utilizza questa applicazione registra ogni azione compiuta sui social network, come il postare una foto, commentare un notizia o anche collegarsi ad altri individui, ottenendo l'accredito o la perdita di alcuni social credit. L'acquisto di beni o articoli attraverso la piattaforma di e-commerce ed attraverso il pagamento con carta di credito, esattamente come per il caso precedente, permetterebbe di incrementare o vedersi decurtati altri punti.
Le linee guida che andrebbero a definire se si è stati meritevoli o meno di ottenere i sesame credit è direttamente deciso dal governo centrale. Ritornando quindi agli esempi precedenti, nel caso in cui volessimo pubblicare una foto di piazza Tienanmen, automaticamente saremmo assoggettati alla perdita di punti. Se decidessimo di commentare positivamente una foto antigovernativa ed ancora se volessimo stringere amicizia con un individuo con uno score basso.
Nel caso del e-commerce, verremo premiati se i nostri acquisti sono di prodotti cinesi, viceversa saranno decurtati più o meno punti a seconda se il prodotto è coreano, giapponese o statunitense. A questo punto sul nostro profilo social e nella banca dati governativa, apparirà la nostra scheda personale, con l'esatta quantità di sesame credit (divisi per categoria), accessibile a chiunque e di domino pubblico.
Qual è il fine di tutto ciò?
La soluzione è molto semplice. Innanzitutto identificare il “cattivo” cittadino dal “meritevole” in base ovviamente alle direttive centrali del partito, ma soprattutto stimolare e premiare un determinato comportamento rispetto ad un altro. Questo poiché un alto score di sesame credit, permetterebbe di ottenere una serie di vantaggi: trovare lavoro più facilmente e più velocemente; pratiche più celeri all'interno degli uffici pubblici e governativi; ottenere con più facilità i permessi per i viaggi al di fuori del paese; il riconoscimento sociale dell'essere cittadini esemplari.
Un documento di pianificazione dal Consiglio di Stato cinese ha spiegato che il credito "forgerà uno splendido ambiente di opinione pubblica" ed aggiungendo che il "nuovo sistema premierà chi denuncia atti contro la legge"
Vi sono già esempi di competizione tra diversi cittadini cinesi per ottenere un punteggio più alto, rendendo questo sistema ben più pericoloso, proprio perchè celato in un gioco.
Ripetiamo che per ora questa enorme operazione di controllo di massa è ancora in una fase embrionale, ma le possibilità di diventare presto una realtà ci sono.
Non ci resta che attendere ed augurarci che rimanga solo una fantasia all'interno di film e libri.