Sky Atlantic da poco più di un mese sta mandano in onda dei documentari raggruppati sotto la dicitura "Racconti del reale" che ci sembra indovinata. Abbiamo già avuto modo di parlarvi di uno di questi - prodotto da "42° parallelo" - "L'ultimo stadio" che ci raccontava le ultime ore del ragazzo Ciro Esposito.

Ora la stessa produzione con la stessa tecnica della riflessione del Pontefice montata su immagini amatoriali che provengono dai social ci propone "Come Dio comanda" dove Francesco - Bergoglio - ci parla liberamente ma fermamente di come intende la sua missione a servizio degli altri.

Ha pudore delle emozioni ed ha una strana sensazione, che il suo Pontificato sarà breve... Crede che essere Papa sia importante e che fare il Papa-parroco sia un gioco sbagliato. Mentre queste riflessioni ci commuovono vediamo il Papa nemico di ogni cerimoniale agire nelle realtà: cerca di confortare la popolazione filippina dopo la tragedia e dice che una sola parola può salvare: "Mamma". Perché solo la Madonna - e la Iglesia dovrebbe essere soprattutto questo, "tocca, bacia, ama".

Davanti al dolore ed alla disperazione l'uomo Bergoglio - ora Papa - può solo proporre la parola Mamma. Un rivoluzionario? Sì, se questo significa andare alle radici: "perché non facciamo nessun passo in avanti se non guardiamo indietro".

Guarda il silenzio come si dice in argentino Papa Francesco, non sta in un silenzio fine a se stesso e riconosce anche le radici buone delle altre confessioni cristiane e delle altre religioni che in forza della loro bontà originaria hanno pieno diritto di agire bene nel presente. Un Papa che si nasconde dal pericolo del piacionismo mediatico riempendo di senso anche le immagini che promanano dalle sue azioni svuotandole quindi di ogni brillio fine a se stesso.

Sarà un breve Pontificato, come dice lo stesso Francesco in apertura? "Io sono aperto ad ogni possibilità" si corregge. Un documentario può dire più di un film: checché ne dica Paolo Sorrentino. Per aggiornamenti cliccate Segui.