Il mondo politico sta attraversando un momento difficile: sembra divenuto il bersaglio da colpire. Dal confronto sui temi della società, siamo passati ad attacchi politici, fino a rasentare le offese personali, con interpretazioni, le più strane, della realtà. Non siamo più capaci di dire le cose per come sono, ma solo per come ci conviene: un passo indietro, secondo il nostro parere. E' giusto che ciascuno difenda le proprie idee, ma è un errore mistificarle e capovolgere le situazioni, e soprattutto è poco serio. Il Governo continua la sua opera, in continuità con quello precedente, e sembra non accorgersi del fermento in essere.

Nuovi scenari del quadro politico

I partiti, al loro interno, sono in polemica, a partire dal centrodestra, in cui le incomprensioni hanno dato luogo a numerose scissioni. Non meno movimentata la situazione della famiglia del principale partito italiano, il PD, in cui sembra essersi rotto il filo che teneva legato il partito stesso con la parte di società rappresentata. Altre formazioni politiche beneficiano invece degli errori grossolani commessi dagli avversari. Non crediamo quindi di esagerare se ci permettiamo di dire che una analisi approfondita, per capire le vere esigenze della popolazione, si renda quanto mai necessaria. Occorre partire da un nuovo progetto, evitando i 'bonus' politici, per fare poche cose, ma fatte bene.

In Italia abbiamo persone all'altezza.

Capacità prima di tutto

Non è auspicabile che siano tutti della 'corrente', o della maggioranza, anche nell'opposizione vi sono risorse da utilizzare per il Bene Comune. Soprattutto non vogliamo che, a tutto, pensi una sola persona: meglio in tanti. Cosa fare è semplice: scuola al primo posto, sanità, pensioni.

E' inutile dire che bisogna tagliare le spese inutili, burocrazia e tante altre cose, per non essere banali. Ma una cosa è bene evidenziarla, per chi non lo avesse capito. Le pensioni, da 50 anni hanno garantito la vita ai cittadini: vanno tutelate con la riduzione di quelle d'oro. E' un argomento molto serio, quello delle pensioni, che non va preso sottogamba.

Come si può vedere, la 'cosa pubblica' ha bisogno di persone in grado di farla funzionare: oneste e laboriose. E noi dobbiamo smetterla di farci del male. Torniamo alle elezioni, appena possibile, e diamo la parola al popolo, che è molto più saggio di quello che noi pensiamo.