Perché era attesa la serie "Legion" dai malati delle serie tv ora in onda anche in Italia ogni lunedì sera su Fox per 8 puntate? Perché l'ideatore della fiction che però riprende il tutto da un fumetto Marvel è Noah Hawley l'autore che ha creato "Fargo" ispirandosi al film dei fratelli Coen ci ha vinto un Golden Globe et altera svariate nomination ai Emmy Awards.

Legion gode anche delle musiche di Jeff Russo che le aveva composte per "Fargo" ed anche per "The Night of'". E' abbastanza? Svolgimento: David Haller (Ben Stevens) ha fin da ragazzo dei problemi dissociativi - di schizofrenia.

Vede cose e sente voci che sembrano non avere aderenza con la realtà reale e per questo viene rinchiuso in un clockwork per cercare di capire le ragioni di tali comportamenti ed imbottito di farmaci. Nell'istituto psichiatrico capita poi una nuova ragazza Sidney Barrett - interpretata da Rachel Keller, già famosa per il ruolo di Simone Gerhardt nella seconda serie di "Fargo" - che è affetta da una strana patologia: soffre il contatto con gli altri e non vuole essere toccata.

Sidney fa capire a David che forse quelle sue visioni non sono problemi ma capacità che possono anche essere sfruttate in un senso diverso. David è quindi un mutante e vivrà con la sua ragazza Sidney - il nome è un omaggio che fa Hawley ad un Pink Floyd la cui musica ascoltava mentre scriveva la sceneggiatura della fiction - e vivrà in un universo parallelo agli X-Men ed alla storia di quest'ultimi poi si ricollegherà in film che usciranno poi sempre per la Fox.

L'impianto della serie ci dice che ci troviamo di fronte ad un prodotto più giovanilistico che per adulti, ma la capacità di pensiero assorbito dalla serie attirerà anche un pubblico più vintage perché l'epicità che è il vero marchio di fabbrica di Hawley perché il questo genere narrativo è proprio di teleutenti più adulti che di teenagers anche avvertiti. Stevens e la Keller sono veramente bravi ad entrare nelle parti di due ragazzi capaci di trovare nei loro problemi soluzioni per fuggire da una quotidianità malata.