Fa morire dal ridere ed ha un compendio di citazioni tratte dalle migliori serie americane la seconda parte della saga "Smetto quando voglio" creatura di Sidney Sibilia con un cast esilarante. C'è Pietro Zinni (Edoardo Leo) che è in gattabuia per le smartdrug del primo episodio - e che fa il prof. ai detenuti - ed ha già un figlio grandicello nonostante sua moglie Giulia (Valeria Solarino) lo implori a rimanere dentro. La narrazione riprende con uno spinoff che riporta tutto ad un anno e mezzo prima quando Alberto (Stefano Fresi) il sintetizzatore della smart drugs legale causa un incidente e costringe Alberto a costituirsi.

L'ispettore Paola Coletti - una convincente Greta Scarano - allora propone un pactum sceleris a Pietro: lavorerranno sotto copertura per censire e fermare quelle bande che sintetizzano smart drugs legali per poterle poi inserire nella lista proibita dal Ministero. Si ricostituisce allora la banda ed in una sarabanda di situazioni al limite del parossistico i nostri diventano giustizieri anonimi del mondo dei Narcos capitolini.

Un finale a sorpresa per un film unico nel suo genere in Italia

Il film è quasi un unicum nel panorama italiano: un action serrato nella storia del nostro cinema raramente si accompagna alla nostra classica commedia ed è anni luce avanti al primo episodio che invece a questo sempiterno genere si inspirava.

Il finale a sorpresa è ingegnoso come furbo è il dichiarare già il terzo episodio - "Smetto quando voglio - Ad honorem". Finale aperto con un buon espediente narrativo, altro che i "Bastardi di Pizzofalcone" dove sembra di essere in feuilleton ottocentesco. Questa generazione di attori quarantenni - Leo, Morelli, etc... - ha finalmente trovato produttori, autori e pubblico per un prodotto che già dalla sigla ammicca alle miniserie americane.

Ben vengano i Siani e gli Zalone che fanno bene al boxoffice, ma ora in Italia c'è anche spazio per le idee che bene rappresentate in immagini veloci e con testi odierni offrono prodotti che riavvicinano il pubblico al grande schermo per un rilancio del Cinema.