Quattro giornate al termine di questa stagione e ancora molto da decidere. La Juventus, grazie al KO della Roma affondata dai colpi di Keita Baldé e Dusan Basta, sembra aver chiuso il capitolo scudetto.

Dietro alla squadra di Allegri è però ancora tutto in ballo perché la Lazio, grazie al 3 a 1 nel derby della Capitale, oltre a consolidare il quarto posto riapre i giochi per l'accesso diretto alla Champions League visto che il Napoli, grazie al successo di misura contro l'Inter griffato Callejon, si porta a un punto dai giallorossi di Luciano Spalletti.

AAA posto in Europa cercasi

L'Atalanta resiste allo strapotere juventino e, fermando i Campioni in carica sul 2 a 2, mantiene invariata la distanza dal Milan e allunga su Inter e Fiorentina, sconfitte rispettivamente da Napoli e Palermo, e destinate ormai a giocarsi il sesto posto con la squadra di Montella.

Ma siamo così sicuri che non sia diventata una corsa a rilento per non dover affrontare i preliminari a inizio agosto sconvolgendo, quindi, una stagione intera?

Perché ora come ora anche gli amanti più spassionati e i tifosi più fedeli iniziano ad avere seri dubbi sulla reale volontà di Milan, Inter e Fiorentina di agguantare il sesto.

Montella, Pioli e Sousa continuano a ripetere che l'Europa League è l'obbiettivo minimo per concludere al meglio una stagione incolore, ma i risultati e il gioco espresso da Milan, Inter e Fiorentina nelle ultime uscite mostrano l'esatto contrario: forse i soldi delle tournée estive e la tranquillità di preparare una stagione senza impegni di inizio agosto valgono più dell'onore di giocarsi un trofeo Internazionale?

Da amanti del calcio speriamo di sbagliarci, ma dati alla mano tutto presuppone questo.

Il Milan, dopo un derby al cardiopalma riacciuffato all'ultimo respiro, ha collezionato un solo punto perdendo in casa con l'Empoli e pareggiando, in rimonta, all'Ezio Scida di Crotone; due partite che avrebbero dovuto portare al definitivo allungo sulle dirette inseguitrici, ma l'atteggiamento del Diavolo ha permesso solo di rendere ancor più elettrizzante la corsa per la salvezza.

12 Marzo è invece datata l'ultima vittoria dell'Inter, un 7 a 1 all'Atalanta che aveva portato freschezza e speranza ad Appiano Gentile, ma da quella domenica sono arrivati solo 2 pareggi e 4 sconfitte che hanno riportato la ciurma di Stefano Pioli coi piedi per terra mettendo in evidenza tutti i limiti di una squadra e di una società che, a quanto pare, preferisce aprire un nuovo ciclo senza l'impegno in qualsivoglia competizione Europea.

Sembrava, invece, la più in forma la Viola di Paulo Sousa che dopo il 5 a 4 rifilato all'Inter aveva messo nel mirino le due milanesi, ma scelte tecniche incomprensibili, un gioco lento e compassato e un atteggiamento sbagliato nel match del Barbera (2 a 0 per il Palermo) hanno reso la vittoria del Franchi un semplice fuoco di paglia.

Aspettiamo con ansia una smentita sul campo dalle tre contendenti in queste ultime giornate, perché da amanti di un calcio leale, fatto di sani principi e di rispetto verso i tifosi speriamo proprio di sbagliarci in pieno.