Nessuno si sarebbe mai aspettato il nome del Cholo Simeone al vertice di questa speciale classifica diramata dall'International Federation of Football History & Statistics, ma la sua grinta e la sua intelligenza tattica gli hanno permesso di stare davanti ad allenatori del calibro di Massimiliano Allegri e di Pep Guardiola capaci di trionfare con Juventus e Bayern Monaco in Serie A e Bundesliga.
Claudio Ranieri, nonostante la favola con il suo Leicester, non è riuscito a scalzare il 46enne di Buenos Aires che ha battuto la concorrenza anche di Zinedine Zidane nonostante il trionfo europeo del Real Madrid.
Analizziamo il podio
1. Diego Pablo Simeone (Atletico Madrid) 113 punti: zero trofei, ma un 2016 che ha fatto infiammare i tifosi dell'Atletico Madrid che hanno potuto riassaporare il gusto di giocarsi una finale di Champions League e che vogliono continuare a sognare insieme al Cholo che, nonostante i continui flirt con l'Inter, siederà sulla panchina dell'Atletico almeno fino al 2018;
2. Zinedine Zidane (Real Madrid) 108 punti: secondo per soli 5 punti, Simeone gli toglie il premio dalle mani sul filo di lana come Sergio Ramos sfilò la Champions League proprio all'Atletico Madrid del Cholo nei minuti di recupero. Champions League che anche Zidane a Milano ha conquistato contro l'Atletico, ma il gioco monotono e a tratti noioso del suo Real Madrid non gli ha permesso di trionfare anche stavolta;
3.
Claudio Ranieri (Leicester) 86 punti: insieme a lui l'Italia intera ha sofferto e si è emozionata, tutti gli appassionati di calcio hanno sperato fino all'ultimo che la favola Leicester diventasse realtà e tutti coloro che amano questo sport avrebbero voluto vederlo in testa a questa speciale classifica. Con lui alla guida Jamie Vardy da umile operaio è diventato bomber implacabile capace di trascinare il Leicester tra le grandi d'Inghilterra fino all'incoronazione e al titolo di campione d'Inghilterra: chi, più di lui, si sarebbe meritato il premio di miglior allenatore del 2016?
Solo un nono posto con soli 6 punti per un Massimiliano Allegri campione d'Italia.