È diffusa ormai l'abitudine di prepararsi sulle possibili tracce che potrebbero formare oggetto della prima prova scritta all'esame di maturità. Secondo l'opinione prevalente l'anniversario della firma dei Trattati di Roma potrebbe essere tra gli argomenti scelti dal Miur quest'anno. A tal punto occorre, per affrontare in maniera esaustiva il compito, una buona cultura generale e una dose di conoscenza del diritto (materia peraltro insegnata in un limitato numero di indirizzi scolastici).
Verso l'Unione Europea
Ha avuto luogo a Roma, nel 1957, la firma dei Trattati istitutivi della CEE (Comunità Economica Europea) e della CEEA (Comunità Europea dell'Energia Atomica) dando vita con la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio) alla Comunità Europea, uno dei pilastri portanti dell'attuale Unione Europea.
La stipula dei Trattati è una tappa storica che ha segnato il futuro dapprima dei sei Paesi promotori (Italia, Germania, Francia, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi), poi degli altri che hanno aderito. La partecipazione dell'Italia ha visto dietro il tavolo nel Campidoglio l'allora Ministro degli Esteri, Gaetano Martino, e il Primo Ministro, Antonio Segni.
L'idea di costruire una "Europa Unita" risale alle teorie post-belliche di rendere gli Stati più compatti. Tra i vari fautori di queste teorie si ricordano A. Briand, A. Spinelli, E. Rossi, E. Colorni, J. Monnet. Invece tra le prime esperienze di unione si rammenta quella "paneuropea" fondata nel 1924 ad opera del Conte Kalergì. I movimenti europeisti sono stati mossi non solo dallo scopo di una unione in senso geografico ma soprattutto dalla condivisione di valori tra realtà culturalmente diverse.
La forza dei Trattati
I Trattati hanno natura di accordi internazionali volti a definire uno scopo comune fra i Paesi aderenti. In forza della Costituzione italiana, detti accordi influiscono sulle norme di diritto interno. I Trattati costitutivi delle Comunità si distinguono da altri accordi per il loro carattere soprannazionale capace di limitare la sovranità degli Stati partecipanti attraverso proprie istituzioni le quali, per raggiungere gli scopi prefissati, possono assumere decisioni con riflessi diretti nel diritto interno.
Per approfondire l'argomento risulta opportuno consultare qualche libro in materia giacché il tototema è fra quelli più gettonati.