Iacopo Melio, un giovane studente di Scienze Politiche all'Università di Firenze, apre le porte della sua vita, del suo cuore e del suo impegno sociale a favore dei più deboli e lo fa attraverso un'intervista che, più che una serie di domande, è una scoperta: un percorso umano di grande intensità che trasmette speranza e un fortissimo amore per la vita.
Oltre le barriere per amore: la vita di Iacopo Melio
Chi è Iacopo Melio? Qual'è il tuo percorso lavorativo e personale?
Ho 25 anni e due esami mi separano dalla laurea in Scienze Politiche, indirizzo in comunicazione, media e giornalismo all'Università di Firenze.
Lavoro nel mondo della comunicazione digitale, del social media marketing fino al giornalismo online (attualmente collaboro per Fanpage.it). Per il resto, come attivista, sono Presidente della nous "vorreiprendereiltreno" e mi occupo di sensibilizzazione alla disabilità.
Da quanto e quali tematiche scrivi principalmente su Blasting News?
Scrivo per Blasting da circa un anno e i temi trattati sono principalmente quelli di diritti, non solo per quanto riguarda la disabilità. Ovviamente la cronaca "sociale" ha la priorità, anche perché è quella che interessa maggiormente ai miei lettori.
Sei molto seguito sui social: a cosa attribuisci questo grande successo?
Credo che il mio modo di comunicare temi importanti in modo, spesso, leggero, ironico e autoironico, piaccia molto.
Di disabilità se ne parla sempre, ma lo si fa in modo "pesante" e talvolta compassionevole: penso, invece, di portare personalmente una visione diversa della disabilità non come "disgrazia", ma come condizione che, in qualche modo, riguarda chiunque, e che deve essere affrontata per civiltà.
La tua storia personale può rappresentare una valida testimonianza di forza, coraggio e autodeterminazione: come potresti definire la tua vita e come vivi le tue esperienze?
Sono un ragazzo come tutti i 25enni, con una vita sociale attiva, tanti amici, una bella famiglia. Non mi sento diverso, ma questo non significa ignorare i propri limiti, anzi, semplicemente, imparare a valorizzarli.
Ti è mai capitato di sentirti "diverso" o qualcuno ti ha mai fatto sentire tale? Cos'hai provato?
Le barriere architettoniche sono la prima cosa che discrimina veramente un disabile, limitandone gli spostamenti, quindi, incidendo sulla sua vita sociale.
Credo che, se lo Stato desse a tutti i giusti strumenti per fare ciò che fanno gli altri, la disabilità scomparirebbe. È questo il vero problema.
Se potessi esprimere un desiderio, quale sarebbe?
Un Paese su misura di tutti. Non misura di disabili, ma di tutti.
Un'ultima domanda: se potessi descrivere con una sola parola la tua vita, in tutti i suoi aspetti, quale useresti?
"Piena".
Questa la vita, semplice, normale, di un giovane, promettente attivista che, attraverso la onlus "Vorreiprendereiltreno", che si occupa di abbattere le barriere architettoniche e costruire strumenti adeguati per chi vive le difficoltà quotidiane, mette le ali alle ruote e vola verso un futuro migliore per sé e per chi, come lui, non vuole essere un "disabile", ma una "persona speciale e bellissima". Unirsi alla sua lotta aiuterà tante persone e renderà la sua battaglia, il successo di tutti.