Stupisce che un film così atteso, "La torre nera, la trasposizione di Ron Howard di una serie di Stephen King, sia stata distribuita in Italia a ridosso di Ferragosto nella peggiore estate cinematografica come visite in sala che ricordiamo. Gli elementi per un successo al box office ci sarebbero stati tutti: testo di un grosso scrittore letto ed ammirato, produttore come Ron Howard che mai a nostra memoria abbiamo visto fallire in un suo progetto, cast stellare.
Da un racconto di Stephen King
La storia è nota ai più c'è un Torre nera che è posta al centro di tutti i mondi possibili e che funge da talismano dell'umanità contro le invasioni dei demoni che distruggendola porterebbero tenebre e distruzione.
C'è un ragazzino problematico Jake Chambers (Taylor) che ha delle visioni che riversa in disegni ed aggressività: la madre Laurie (Katheryn Winnick) convive con un nuovo compagno che non ama il figlio. Questo avviene ai nostri giorni in quello che viene definito il "mondo intermedio", ma altri mondi insistono nel racconto con un rapporto di causa effetto. La battaglia per la Torre viene combattuta in un post-futuro apocalittico dove Roland Dechain (Idris Elba) pistolero pentito ricerca Walter Padick (Matthew McConaughey), l'uomo nero che vuole distruggere la terra con l'iuto della sua tribù, I seguaci.
Solo ragazzini speciali come Jake
Solo ragazzini speciali come Jake in forza dei loro poteri psichici potranno con la loro mente pura distruggere la Torre e per questo la posse di Walter li ricerca.
Il film è giocato in questo andirivieni di passaggi intramondani in una lotta serrata per la distruzione e la salvezza dei livelli interconnessi. L'azione ed il miscuglio di generi diversi - già forza dei racconti di King - nel film mantengono alto il livello di attenzione degli spettatori che nonostante la pellicola sia corta rispetto agli standard di altri prodotti consimili rimane attaccato alla vicenda ed alla sua logica fine.
Ron Howard ha la capacità, da regista o produttore associato di creare prodotti di intrattenimento di ottimo valore: non dimenticando di dare un senso alle proprie storie ed ai sentimenti profondi dei protagonisti. Il risultato è un film che non dimentico della tradizione di film consimili riesce ad interessare qualsiasi tipo di spettatore, dal piccolo al maturo perché porta l'utente visionario nei territori sempre gravidi di emozioni dell'avventura. Pianeta che non ha tempo e neanche scadenze.