“Uno spettro si aggira” per le Regioni del nord Italia dalle parti dei deputati e senatori del Pd. La nuova legge elettorale, il famoso “Rosatellum bis” che dovrebbe essere approvata a colpi di voti di fiducia giovedì 26 ottobre in Senato a palazzo Madama a Roma, pare fatto apposta per favorire nelle regioni del nord il centrodestra unito con la Lega Nord a fare da traino a Forza Italia e Fratelli d’Italia alle Elezioni politiche della prossima primavera.

I referendum consultivi di domenica 22 ottobre in Lombardia e soprattutto nel Veneto, con una forte affluenza alle urne e una quasi totalità di Sì a una maggiore autonomia dallo Stato, ne sono una prova concreta.

Forse Renzi spera nell'alleanza con il movimento di Giuliano Pisapia

Dunque il Pd e colui che ha scritto la nuova legge elettorale, il capogruppo del Pd alla Camera Ettore Rosato in accordo con il segretario nazionale Matteo Renzi, si starebbero dando la classica “zappa sui piedi”. In Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria e Friuli i più pessimisti fra gli stessi parlamentari del Partito democratico, che hanno commissionato qualche sondaggio, vedono avvicinarsi uno zero assoluto nei collegi uninominali o poco più, due, tre eletti.

Nonostante ciò, Renzi ha rifiutato nettamente anche recentemente la proposta degli scissionisti del Movimento democratico e progressista di ridiscutere in parte la legge elettorale. Il che fa tramontare anche un accordo nei collegi uninominali con la sinistra, almeno quella di Mdp, Sinistra Italiana, Possibile, Pci e Rc. Con chi si potrà alleare allora il Partito democratico per recuperare terreno al nord? Non certamente con il Movimento 5 stelle che proprio in queste ore si è mobilitato nelle piazze romane contro una legge elettorale che definisce addirittura “Fascistellum”. Al momento, le uniche speranze sono Alleanza popolare di Angelino Alfano e il “messia” Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano, che non si sa dove sia. Il suo Campo progressista per il momento è non pervenuto, almeno ufficialmente.

Forse Renzi ne sa di più e crede di poter contare su un Pisapia forte del sostegno di personaggi del calibro di Romano Prodi, Arturo Parisi e altri genitori dell’Ulivo che fu.

Intanto si attende il voto regionale in Sicilia per capire gli umori del Sud Italia

Oppure quella di Renzi è una presunzione fatale come la chiama il parlamentare Gaetano Quagliarella tornato nel centrodestra. E il capogruppo di Forza Italia in Senato Paolo Romani suggerisce ironicamente di non dir nulla ai deputati dem prima che la legge sia approvata. E’ chiaro che finora si è parlato solamente del nord, mentre il Rosatellum favorirà con tutta probabilità il Pd in Emilia-Romagna e in Toscana oltre che in Umbria. Ma per ora resta poca cosa.

C’è l’incognita del Sud-Italia, la più importante. Infatti tutte le forze politiche stanno attendendo i risultati delle elezioni regionali in Sicilia del 5 novembre per capire gli umori del Meridione. Ma a quel punto la nuova legge elettorale sarà approvata e non si potrà più cambiare.