Nella mattinata di questo 19 ottobre, a margine di un convegno organizzato da Number1 alla Camera di Commercio di Roma, Blasting News ha intervistato in esclusiva il vicepresidente del Parlamento Europeo David Sassoli, esponente del Pd e noto giornalista, già volto di primo piano del Tg1. Vediamo quello che ci ha detto.

David Sassoli: 'Il PD faccia il regista di un campo largo di centrosinistra, non andare uniti al voto sarebbe pericoloso'

Sassoli, nei giorni scorsi si è festeggiato il decimo anniversario dalla nascita del PD, secondo lei il bilancio è positivo o negativo?

"E' positivo il fatto che si sia data forma a quello che ormai da qualche anno è il primo partito italiano ed è il partito del centrosinistra italiano. Dobbiamo conservare questo primato riuscendo a essere un partito che sappia essere il regista di un campo largo, perché le Elezioni politiche che sono alle porte le vedo molto pericolose: se il centrosinistra non si ritrova unito e il Partito Democratico rinuncia a fare da regista, il risultato potrebbe consegnare il Paese alla destra o addirittura ai Cinque Stelle. Credo che in questo momento non si debba solo, giustamente, celebrare l'anniversario della nascita di un partito così importante, ma sia necessario dargli ancora una funzione e questa credo che sia la cosa più importante".

La nuova legge elettorale secondo lei può incentivare ad andare nella direzione che lei indica?

"Beh sì, è esattamente quello che stavo dicendo: si va verso una legge che rende necessarie le coalizioni. I partiti del centrosinistra non devono rinunciare a mettersi insieme, a dialogare e a fare ponti: un po' quello che per esempio ha fatto Berlusconi con il centrodestra.

Se invece rinunciano a fare questo, io credo che a queste elezioni ci andranno un po' più poveri e ciò potrebbe essere pericoloso".

'PD guardi a sinistra e a coloro che se ne sono andati'

Parlare di coalizioni per il PD, secondo, lei, oggi significa guardare a sinistra o si può ipotizzare anche il prosieguo di un'alleanza con Alfano?

"Sono ormai diversi anni che Alfano collabora con il Partito Democratico, però adesso dobbiamo guardare agli altri che sono a sinistra: a quelli che magari ci hanno dato dolore quando se ne sono andati.

Però la politica è anche prendere atto delle situazioni, è avere un certo realismo, quindi io credo che la costruzione di un dialogo, di ponti e di occasioni di incontro sia ancora non solo possibile ma auspicabile".