La sindrome della crocerossina è anche conosciuta come la sindrome di Wendy. Wendy è la sorella molto dolce e protettiva di Peter Pan che si prende cura di lui e degli altri suoi fratelli. Li compiace, li aiuta e arriva a fargli quasi da madre sul' Isola che non c'è. Non a caso Peter Pan è un ragazzo che non vuole crescere e vorrebbe rimanere sempre bambino. Ed ecco che l'incrocio di psicologie deviate è formato da una ragazzina che si sovraccarica di responsabilità più grandi di lei, che aiuta e ama con totale abnegazione e un piccolo uomo che vuole vivere nella totale assenza di responsabilità.

La fiaba metafora della realtà

Se lette come una fiaba queste sindromi possono sembrare innocue e quasi divertenti. Purtroppo nella vita reale creano rapporti e disagi spesso devastanti. E le conseguenze di vite condotte secondo visuali così distorte possono essere letali. Vi sarà capitato mille volte di parlare con amiche della sindrome della crocerossina. Lo diciamo quasi per scherzo, come per affermare che, specialmente le donne, hanno il vizio di prendersi sempre cura di tutto. Anche quando non hanno tempo, energie, voglia. Anche quando gli sforzi sono rivolti a uomini o persone in generale che non solo non li apprezzano ma non hanno la minima intenzione di cambiare. Di aiutare. Di contraccambiare.

Le donne che si comportano così, specie nella relazione di coppia con il loro partner, hanno il tipico atteggiamento di chi si sente imprescindibile, insostituibile. Ambiscono alla perfezione e alla felicità del prossimo anche con un tipo di protezione eccessiva. Un modo di fare che ricorda, appunto, quello delle crocerossine dedite al 100% alla vita degli altri.

Peccato che per le donne che soffrono di questa sindrome non si tratta di un lavoro o di una vocazione, ma di uno stile di vita che spesso conduce a relazioni sfalsate, dove c'è chi dona e chi riceve, senza alcuno scambio. E nonostante la persona che riceve tutte queste attenzioni non mostri alcuna gratitudine la "crocerossina" continua imperterrita a dare, dare, dare.

A nulla valgono i richiami degli amici.

È davvero altruismo smodato?

Dietro questo atteggiamento non c'è solo un grande amore e altruismo. Al contrario spesso si nascondono donne schiave della loro stessa paura di essere abbandonate e di non essere accettate. Le donne Wendy spesso, nonostante le apparenze che le dipingono come molto sicure e affaccendate, nascondono grande insicurezza e la loro tendenza all'auto sacrificio serve a far loro guadagnare una cosa a cui tengono molto: sentirsi imprescindibili. Nella relazione di coppia la dona Wendy in fondo è complice dell'uomo Peter Pan perché prendendosi tutte le responsabilità è come se automaticamente giustificasse l'altro. Ma non solo: rendendosi indispensabili in realtà si cerca di legare a doppio filo il proprio partner, con una sorta di manipolazione inconscia.

Come dire: se non riesco a farmi amare neanche con tutto quello che faccio, non valgo proprio niente!

Io ti cambierò

Il " io ti cambierò" o "grazie a me cambierai", tipico pensiero della crocerossina, è solo l'apice di un senso di onnipotenza tanto voluto, ma impossibile da raggiungere, perché le basi di questa atavica insicurezza vanno cercate molto a fondo, spesso nella prima infanzia. In questa dinamica Wendy- Peter Pan in realtà non ci sono vittime e non ci sono carnefici. Ne vinti ne vincitori. Si rischia, in ogni caso, di fondare una relazione sull'elemosina di briciole d'affetto da una parte e sulla convenienza dall'altra.

Autoanalisi e consapevolezza

Una buona notizia però c'è. Chi soffre della sindrome della crocerossina è consapevole.

Lo sa. Infatti spesso si lamenta o dice frasi come: se non ci fossi io, ecc...

Questa è la base da cui partire. Ovvero acquisire la consapevolezza che l'amore che si dà è gratis. E che la prima persona a cui dobbiamo rivolgerlo siamo noi stessi. Usiamo astutamente ancora una volta l'egoismo come base: se io mi nutro di queste briciole e voglio il controllo, finirò con l'assistere alla distruzione di un rapporto o di una famiglia.

Salviamoci da noi stessi.

L’amore da una parte sola non basta. Non si regala l’anima a chi non è disposto a regalare la sua.

Chi non fa regali, non apprezza regali.

Tu cerchi Dio in Terra, e sei disposta a qualsiasi menzogna pur di inventarlo.

Ma Dio non si inventa, e neppure l’amore.

L’amore è un dialogo, non un monologo.

(O. Fallaci)