Il nuovo millennio ha portato con sé così tante novità, invenzioni ed agevolazioni, da rendere impossibile citarle tutte. Questi grandi cambiamenti, ad ogni modo, hanno contribuito a modificare profondamente la vita delle persone. Non fanno eccezione le nuove idee per guadagnare soldi, tra cui troviamo il sempre più diffuso free climbing. Questa disciplina - originariamente nata dall'alpinismo classico - consiste nell'arrampicarsi liberamente su una parete rocciosa e privilegia non la conquista della vetta (come l'alpinismo), bensì l'aspetto ludico ed estetico.

Come tutte le cose, però, se si va oltre un certo limite può diventare pericolosa: ad oggi, infatti, sono in molti a preferire grattacieli ed edifici altissimi da scalare, al posto della classica parete rocciosa, scattandosi foto e realizzando dei video. È il fenomeno del rooftopping, legato essenzialmente ai social e al guadagno: le persone che si dedicano ad un'attività del genere hanno dei profili in tutti i principali social, sui quali pubblicano foto e video delle loro imprese estreme. Se raggiungono un certo numero di seguaci e di condivisione del loro materiale, iniziano anche ad intascare qualcosa.

Purtroppo il pericolo e i rischi che quest'attività nasconde sono altissimi ed evidenti a tutti: se si cade da un grattacielo si è spacciati.

Non ultimo, il caso del ventiseienne cinese Wu Yongning che stava scalando l'ennesimo grattacielo nella città di Changsha, alto 62 piani. Il ragazzo stava riprendendo la sua ennesima impresa, ma ad un certo punto ha perso la presa sul cornicione a cui era aggrappato, precipitando per centinaia di metri: la telecamera è rimasta accesa durante la sua caduta, riprendendo letteralmente fino alla fine l'ultima esperienza al limite del giovane.

Dentro la loro mente

A seguito di incidenti come questo, sempre più spesso ci si chiede quale sia il motivo che spinge le persone a cimentarsi in attività pericolose come il rooftopping. Le motivazioni sono diverse: molti lo fanno per puro guadagno, altri invece per passione (come il ragazzo cinese deceduto), altri ancora per la forte scarica di adrenalina che ne consegue, vedendola come una sfida.

Molti grattacieli come l'Empire State Building di New York o il Mercury City di Mosca sono tenuti costantemente sotto controllo, quindi scalarli significa anche rischiare di essere pesantemente multati. Non sembra però che le persone si preoccupino di queste conseguenze, perché il loro obiettivo primario è solo ed esclusivamente quello di cimentarsi nella pericolosa arrampicata. Hanno bisogno di sentirsi vive, di provare emozioni forti, di sentire di avere un corpo, dal momento in cui il contatto con quest'ultimo è percepito solo in condizioni di iper-attivazione, causate da situazioni di pericolo.

Alcune persone vivono queste esperienze come un "vaccino contro la paura": superare grandi sfide e grandi paure come questa, fa credere che in tal modo sarà possibile anche affrontare e superare le piccole vicissitudini quotidiane.