A Macerata da qualche settimana vige un clima di puro terrore, prima con l'omicidio della ragazza fatta a pezzi e messa all'interno di due trolley e poi, con la sparatoria avvenuta nei confronti di alcuni migranti da parte di Luca Traini. A seguito dell'assassinio di Pamela Mastropietro, dove un nigeriano senza regolare permesso di soggiorno avrebbe ucciso la ragazza per poi farla a pezzi ed inserire il corpo in due valigie, ci sono stati degli spari su alcuni migranti, sempre a Macerata, da parte di un ragazzo di idee filonaziste. Ma c'è chi dice anche che Luca avrebbe da tempo sofferto di problemi psichiatrici tant'è vero che sarebbe anche stato in cura da uno un medico specializzato proprio a Macerata.

A raccontarlo è stato il proprietario della palestra che ha detto di averlo cacciato da tempo dalla sala pesi perché aveva iniziato a cambiare completamente atteggiamento nei confronti degli stranieri: faceva battute razziste e aveva idee di stampo nazista.

Qualcosa di strano

Secondo quanto dichiarato su Imola Oggi, si noterebbe qualcosa di strano in merito alla vicenda come ad esempio il fatto che l'uomo che ha sparato, aveva una maglia a maniche lunghe, mentre al momento dell'arresto Luca ne avrebbe avuta una a maniche corte. Altra cosa che secondo Armando Manocchia non è troppo chiara è che il ragazzo abbia sparato dall'interno della sua auto alfa nera e che i colpi partiti dalla sua pistola abbiano solo ferito in punti non vitali 6 immigrati, come se a sparare fosse stato una sorta di tiratore scelto.

Forse un complotto? Forse un modo per far dimenticare la vicenda su Pamela Mastropietro? O semplicemente tutta verità? Luca Traini è davvero un reale omicida con idee folli di razzismo e nazismo o è solo una pedina del gioco? Quello che soprattutto non quadra è che a bordo dell'auto a sparare sembrava ci fossero due persone e non solo una come poi è stato scritto dalle importanti testate giornalistiche, a testimonianza il fatto che in un post di Quarto Grado su Facebook, ci fosse proprio scritto che due persone a bordo di un'alfa romeo nera avevano aperto il fuoco contro degli immigrati.

Anche l'altra persona è stata fermata, pensando fosse un complice, l'autista del veicolo, ma poi di lui nessuna traccia, scrive Armando Manocchia, ricordando che Luca è poi diventato l'unico colpevole dei fatti avvenuti. Successivamente un secondo post su Facebook di Quarto Grado dove c'era scritto 'Il primo fermato è estraneo ai fatti'.